“La pandemia non è finita. E’ questo che mi amareggia rispetto alle polemiche meschine di queste ore. Questo problema dei dati, dei 50 casi in più o in meno in Lombardia, è un’inezia rispetto alla natura e alla gravità dei problemi che dobbiamo affrontare nelle prossime settimane. La pandemia non è finita”. Così Vittorio De Micheli, epidemiologo, direttore sanitario Ats Città Metropolitana Milano, ospite di 24 Mattino su Radio 24.
“L’epidemia qui è partita con numeri molto grandi – spiega ancora De Micheli – e ancora adesso ha dei numeri molto grandi. In questa parte d’Italia, cioè Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria, è concentrata la metà circa di tutti i contagi nazionali e credo che su questo debba fare una riflessione il Paese, non i singoli governatori. Se il governo deciderà di ripartire tutte le Regioni ripartiranno perché il sistema nazionale di monitoraggio in questo momento non segnala un’anomalia né in Lombardia né in Piemonte né in Liguria né in Emilia Romagna”.
“E’ una decisione di carattere nazionale – aggiunge – le restrizioni non piacciono a nessuno e se colpiscono in maniera diversificata le regioni sono ancora più ingiuste e intollerabili. Raccomando una riflessione di Paese perché la pandemia è una questione nazionale. E’ stato dimostrato che il virus i confini non li rispetta”.