L’edizione odierna del “Corriere della Sera” parla della questione spostamenti.
Per gli spostamenti tra regioni dal 26 aprile in zona rossa e arancione basterà l’autocertificazione (e i governatori chiedono il coprifuoco alle 23)
Per viaggiare tra le regioni che non sono gialle basterà l’autocertificazione di aver fatto il vaccino oppure il tampone. I governatori: spostare l’orario di rientro alle 23
In attesa che arrivi il «pass», il decreto del governo in vigore dal prossimo lunedì autorizzerà gli spostamenti nelle aree a più alto rischio allegando al modulo l’attestato di essersi sottoposti al vaccino, oppure di aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti, oppure di essere guariti dal Covid-19.
La scelta fatta dalla cabina di regia è di mantenere almeno per tutto il mese di maggio il coprifuoco alle 22. Una decisione che molti governatori contestano. L’apertura serale dei ristoranti in zona gialla soltanto all’aperto limita infatti il numero di clienti e per questo si chiede la possibilità di prorogare l’orario obbligatorio di ritorno a casa almeno alle 23 in modo da consentire ai gestori dei locali pubblici di programmare un doppio turno per la cena. Proprio oggi il Cts analizzerà i protocolli relativi alle attività sportive. I gestori delle palestre premono per essere equiparati alle piscine e chiedono di poter riaprire le strutture, sia pure con protocolli severi e con lezioni individuali.