Un capo-officina in Fincantieri al Muggiano ha perso purtroppo la sua battaglia contro il Coronavirus questa mattina all’età di 54 anni. L’uomo, esperto nel settore motori, da alcuni giorni versava in gravi condizioni. Come riportato da “cittadellaspezia.com”, è il secondo dipendente Fincantieri a essere colpito dal coronavirus dopo il primo caso riscontrato alcuni giorni fa ad un altro capo officina, attualmente ricoverato in ospedale e in condizioni stabili. Alla notizia del primo contagio i dipendenti avevano organizzato immediatamente uno sciopero di otto ore per chiedere all’azienda adeguate misure di contenimento per il coronavirus. Un uomo sorridente e solare, apprezzatissimo da tutti i colleghi. In serata i segretari generali di Cgil, Cis e Uil sono intervenuti in una nota congiunta. “Siamo sconvolti ed affranti per la morte del lavoratore di Fincantieri Muggiano. Ci stringiamo commossi alla famiglia ed ai colleghi”. Cosi Lara Ghiglione, Cgil, Antonio Carro, Cisl e Mario Ghini, Uil, della Spezia che continuano: “Una tragica vicenda che mette in allarme e che ci porta a ribadire che la salute dei lavoratori deve venire prima di tutto. Per questo stiamo monitorando tutti i luoghi di lavoro per fare in modo che si continui a lavorare solo se esistono le condizioni di massima sicurezza sanitaria, in caso contrario le aziende devono fermarsi ed i lavoratori accedere agli ammortizzatori sociali. Questo nel rispetto dei servizi pubblici essenziali e della logistica per garantire a tutti i cittadini le esigenze primarie. Come sindacati ci siamo, chiediamo responsabilità a tutti, a partire da aziende ed Enti, e siamo vicini a tutte le famiglie degli ammalati, in questi giorni così difficili”. Nel pomeriggio si era espressa anche la Fiom dei cantieri del Muggiano: “Come compagni di lavoro e amici il nostro primo pensiero va alla famiglia che lo ha perso così prematuramente e così ingiustamente in questi giorni cupi per l’intera umanità. Vicini nel dolore, porgiamo le nostre più sentite condoglianze. Vi siamo solidali in questo momento di lutto. Pur nel dolore per quanto accaduto e nel doveroso lutto che impone un rispettoso silenzio nel ricordo della vittima vogliamo rivolgere un appello alla Dirigenza Aziendale: fermiamoci a riflettere. Questo momento storico così grave richiede di fare scelte di eccezionale importanza e di non breve durata che mettano al primo posto il benessere e l’integrità dei lavoratori e delle loro famiglie anche a scapito della produzione. La sicurezza prima di tutto! Anche nel rispetto del sacrificio delle tante generazioni di lavoratori che si sono avvicendate in cantiere, tra cui annoveriamo anche il nostro fratello che oggi purtroppo ci ha lasciato”.