L’Espresso, la proposta shock: «Blocchiamo l’economia per tre mesi con un reddito di quarantena per tutti»
Per sostenere un paese in affanno costretto a stare a casa per chissà quanto ancora, il Governo ha stanziato cinque miliardi di euro per la cassa integrazione in deroga e rimandato a data da destinarsi il pagamento di tasse e contributi. Sono stati chiusi negozi, ristoranti, bar, pub, scuole, università, tutto. Ma non basta. Perché nonostante queste restrizioni, gli operai continuano a lavorare, per paura di perdere il proprio posto di lavoro, spesso essenziale per l’intero nucleo familiare. Allora eccola l’dea del ricercatore della Bocconi Gianmario Cinelli e Antonio Costagliola, vicepresidente della banca d’investimenti Equita, che hanno lanciato un’idea dirompente e sfidante: un reddito di quarantena, di sopravvivenza. Cioè pochi soldi, dati a tutti, per garantire il minimo indispensabile per sopravvivere, congelando tutto il resto e lasciando i patrimoni intatti, così da avere abbastanza fieno in cascina per tornare subito a correre non appena i contagi saranno a zero. Di seguito alcune loro parole, in un’intervista rilasciata a “L’Espresso”, dove spiegano i dettagli di questa provocazione: «Facciamo l’esempio di uno studio di avvocati che ha costi per circa 70 mila euro al mese per affitto, spese di gestione, utenze, salari e via dicendo: lo studio non può reggere per più di due mesi con incassi a zero. E ancora, pensiamo a un professionista che ha un ottimo stipendio, sei mila euro netti al mese, ma paga 1.800 euro di affitto, ha due figli e una moglie. Probabilmente avrà abbastanza soldi per reggere qualche mese, ma è chiaro che, quando vedrà che la curva della diffusione del virus andrà scemando, allora si arrischierà a riaprire l’attività. Il professionista porrà su una bilancia il rischio contagio e il rischio default famigliare: e riaprirà. Con il rischio di far ripartire i contagi. La stragrande maggioranza degli operai sta continuando ad andare al lavoro consapevole che l’alternativa è la perdita del posto di lavoro e del salario che mantiene l’intera famiglia. Quindi, ancora, la scelta è fra salute e sopravvivenza economica. Questo reddito di quarantena, consiste in una cifra pari ai propri consumi famigliari, che in base ai valori Istat si attesta attorno a 751 euro mensili, considerando anche le bollette. Nel caso in cui non si riuscisse a trovare una risposta unica europea, le risorse necessarie all’erogazione del reddito potrebbero ricadere sulla politica fiscale dei singoli stati, che si troverebbero a erogare il reddito di sopravvivenza per alcuni mesi, ma allo stesso tempo avrebbero risparmi dal congelamento degli stipendi pubblici, delle pensioni e degli altri sussidi».