Coronavirus, Italia stasera il nuovo Dpcm. Tutte le anticipazioni nel dettaglio
Oggi è il giorno del nuovo Dpcm. In serata arriverà la firma del premier Conte sul nuovo decreto che contiene misure anti-Covid ancora più stringenti per cercare di contenere la seconda ondata di contagi da coronavirus in Italia. Ma soprattutto, ed è questa la novità, il documento prevede regole diverse per aree. La giornata però sarà lunga, dettata da appuntamenti e vertici.
A partire dalle 9.30, quando il presidente del Consiglio incontrerà un’altra volta i capidelegazione di maggioranza per fare un punto sulla situazione e definire insieme le nuove norme che saranno contenute nel Dpcm. Nel pomeriggio poi, il Cts torna a riunirsi. E in serata potrebbe esserci un nuovo incontro governo-regioni. Di sicuro, Conte prima di firmare il decreto che resterà in vigore fino al prossimo 4 dicembre, dovrà avere l’ok dai governatori.
Il testo del nuovo provvedimento ancora non esiste. Ma si conoscono già i principali dettagli a livello nazionale: didattica a distanza al 100 per cento alle scuole superiori, limiti alla mobilità fra Regioni a rischio, centri commerciali chiusi nel weekend e nei giorni festivi. E ancora: non apriranno i musei, le sale bingo e quelle scommesse, i mezzi pubblici potranno essere pieni al 50 per cento e ci saranno limiti alla circolazione delle persone di sera con un coprifuoco che scatterà alle 21.
La novità principale è che l’Italia sarà divisa per zone: rossa, arancione e verde. E l’inserimento di una Regione “avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute”. In pratica il provvedimento avoca al ministro Speranza la responsabilità di intervenire d’imperio, scavalcando i governatori.
Nella zona rossa in cui sono state inserite Lombardia, Piemonte e Calabria resteranno aperte solamente le industrie e le scuole fino alla prima media. Il resto seguirà le lezioni da casa. Chiusi tutti gli esercizi commerciali, compresi parrucchieri ed estetisti. Nessuna serrata per i servizi essenziali, ovviamente farmacie e supermercati saranno aperti al pubblico. Una sorta di lockdown ‘soft’ che per molti punti ricorda quello della primavera scorsa.
La seconda area è quella arancione di cui fanno parte Puglia, Liguria e Campania: i ristoranti restano chiusi, le loro serrande rimangono abbassate tutto il giorno e non più solo dopo le 18. Sono salvi però parrucchieri e centri estetici. Oltre quindi alla serrata dei locali, restano in vigore le regole generali.
E infine, l’ultima zona è quella verde, con regole meno rigide ma comunque più restrittive rispetto al decreto dello scorso 24 ottobre. Qui rientrano il resto di Italia. Si farà meno shopping perché i centri commerciali saranno chiusi nel weekend, il trasporto pubblico è dimezzato. Dopo la chiusura di cinema e teatri un altro colpo alla cultura: anche i musei restano chiusi. Alle 21, poi, finisce la giornata: tutti dentro casa quando scatterà il coprifuoco nazionale, salvo ovviamente motivi di salute o lavoro.