Sulla diffusione del coronavirus e sulla gestione del governo italiano dell’emergenza sanitaria si è aperto il dibattito politico, prima alla Camera poi al Senato. Matteo Renzi di Italia Viva è intervenuto dai banchi di Palazzo Madama rivolgendosi direttamente al Presidente del Consiglio per proporre una commissione d’inchiesta dopo l’estate. “Lei presidente, ha fatto una citazione manzoniana, “del senno di poi son piene le fosse”. C’è un’altra citazione manzoniana, – ha detto il senatore di Iv – sempre nel capitolo della peste, che ‘il buon senso c’era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune’. Mi domando se non sia successo questo. Propongo di istituire una commissione d’inchiesta. Si sono fatte commissione d’inchiesta su tutto – ha aggiunto Renzi – penso si possa fare di fronte a 8mila morti. Ci sarà tempo, dopo le vacanze estive”.
Un decreto unico
“Quanto vediamo in queste ore è il trailer di un mondo dell’orrore, il trailer di un mondo sovranista è un mondo che fa paura”. Lo ha detto Matteo Renzi nell’Aula del Senato. “Oggi presidente”, ha aggiunto, “Mario Draghi le indica la strada: serve liquidità”. “Facciamo un unico decreto, non uno al mese. Non bastano 50 miliardi. Non parliamo del prossimo decreto come di una saga, ma di un unico decreto” Lo dice il senatore di Iv Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama e citando le misure economiche prese dal presidente Usa Donald Trump: “ha fatto la scelta giusta, ha messo 2mila miliardi di euro dopo essersi chiuso al Congresso con repubblicani e democratici”.
“Meno conferenze, più tamponi”
“Conte ha fatto bene a venire in Parlamento, bisogna dargli atto che ha interrotto le dirette su Facebook di Casalino. Conte ha un compito difficile sulle spalle. Noi possiamo dirgli che siamo a disposizione per lavorare insieme” ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi in una intervista a Radio Capital, nella quale ha però anche rivendicato il diritto di critica e di proposta per superare la crisi per il coronavirus. “Io ho mosso delle critiche a Conte e sono stato accusato di ‘fuoco amico’. Va bene l’unità ma non si puo’ smettere di fare politica, il diritto di dire cose serve, va mantenuto”, ha aggiunto. “Forse bisogna fare una conferenza stampa in meno e qualche tampone in più ai medici e qualche iniezione in più alle imprese. Non bisogna fare polemica ma bisogna fare politica. Mi hanno accusato di fuoco amico ma il premier non aveva fatto un capolavoro di comunicazione istituzionale”.