Sono 14.320 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati +13.385, qui il bollettino). Sale così ad almeno 4.009.208 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia, superando la soglia di 4 milioni di contagiati totali. I decessi odierni sono 288 (ieri sono stati +344), per un totale di 120.544 vittime da febbraio 2020. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 3.449.955 e 18.088 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri +18.416). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 438.709, pari a -4.062* rispetto a ieri (-5.378 il giorno prima), in calo dal 6 aprile.
Più contagi in 24 ore rispetto a ieri. In genere, oggi la curva tocca il punto massimo della sua altalena, come è successo nelle settimane precedenti (a volte capita il venerdì). Per esempio, lo scorso giovedì (22 aprile) sono stati registrati +16.050 casi con un tasso di positività del 4,4%. Un miglioramento dello scenario si vede dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe sui dati settimanali (21-27 aprile): -7,7% i nuovi casi rispetto alla settimana prima, -10,5% i decessi, -12,7% i ricoveri e -12,8% le terapie intensive. «Come atteso — spiega Nino Cartabellotta, presidente Gimbe — continua la lenta e progressiva discesa dei nuovi casi settimanali, frutto delle restrizioni di un’Italia tutta rosso-arancione delle scorse settimane, che proseguirà verosimilmente ancora fino a metà maggio».
L’Oms raccomanda cautela ai governi europei nell’allentare le restrizioni. Hans Kluge, il capo della regione europea dell’Oms, ha affermato che misure allentate in presenza di varianti più contagiose, insieme a una copertura vaccinale ancora bassa, possono portare a «una tempesta perfetta in qualsiasi Paese. La situazione in India può accadere ovunque».
I vaccinati
Le dosi di vaccino somministrate sono oltre 19 milioni. I cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono più di 5,6 milioni