Coronavirus, Italia: i Nas sequestrano oltre 300 mila mascherine non a norma

Secondo quanto riporta “Repubblica”, i carabinieri dei NAS nelle ultime ore hanno sequestrato in varie regioni 302 mila mascherine di varie categorie, dalle semplici antipolvere, a quelle chirurgiche fino ai dispositivi di protezione individuale (come FFP2 / 3), risultate irregolari, prive delle caratteristiche dichiarate da produttori e venditori e importate con modalità non consentite. Sono stati denunciati due titolari di esercizi produttivi e commerciali e altri 18 sono stati sanzionati amministrativamente per complessivi 30 mila euro. I dispositivi facciali, se posti in commercio, avrebbero determinato un profitto indebito di 410 mila euro. Tra i vari interventi, i carabinieri del NAS di Cremona hanno eseguito accertamenti in due depositi di un’azienda bresciana che distribuisce prodotti farmaceutici e sanitari, sequestrando 280 mila mascherine protettive tutte importate dalla Repubblica Popolare Cinese, il cui valore commerciale ammonta a 355 mila euro. In particolare, in un deposito di Cremona, riconducibile alla ditta bresciana, sono state sequestrate 116.600 “mascherine tre veli” e 1.180 “mascherine FFP2 KN95”, messe in circuito in assenza di indicazioni al consumatore in italiano e delle indicazioni d’uso e di sicurezza, mentre, in un altro deposito di Brescia, sono state bloccate altre 133.000 “mascherine tre veli” e 28.500 “mascherine modello FFP2 KN95” per le stesse violazioni. Il NAS di Parma ha invece sequestrato 12.300 mascherine di tipo chirurgico, commercializzate con etichettatura non conforme, trovate in un negozio di articoli per la casa e un deposito della collegata ditta fornitrice, operanti in provincia di Reggio Emilia.I carabinieri di Livorno hanno eseguito nei confronti di due fornitori di farmacie il sequestro di 6.500 mascherine protettive di varia fattura con etichettatura non conforme. Quelli di Udine hanno infine bloccato 1.200 mascherine di protezione individuale di categoria filtrante FFP2 e FFP3 coni una marcatura CE non conforme. Il sequestro eseguito in un magazzino di distribuzione del pordenonese, ha un valore di circa 10.000 euro.

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Redazione Ilovepalermocalcio