“L’ultima decisione della Bce rafforza il sostegno alle politiche di bilancio che gli Stati stanno mettendo in campo per aiutare le imprese, le famiglie, i lavoratori. La politica monetaria sta facendo la sua parte, ma non può fare tutto. Noi governanti dobbiamo assumerci la responsabilità politica di completare l’opera, ad esempio con uno European Recovery Bond, vale a dire uno strumento di debito comune europeo che ci permetta di vincere la guerra contro il coronavirus e di avviare l’opera di ricostruzione del tessuto economico-sociale che dovrà seguirà”. Questo il piano del premier Giuseppe Conte spiegato in un’intervista a il Sole 24 Ore. Conte dice che per combattere la pandemia di coronavirus è necessario “un grande piano, uno European Recovery and Reinvestment Plan che sostenga e rilanci l’intera economia europea”. “Ritengo che il nuovo decreto di aprile debba portare il nostro sforzo complessivo di bilancio a una soglia ben superiore ai 50 miliardi – dice quindi Conte – Le misure e le garanzie pubbliche che abbiamo messo e stiamo mettendo in campo forniranno un sostegno senza precedenti ai finanziamenti per la nostra economia, pari a quello offerto dai pacchetti di politiche più ambiziosi approvati in questi giorni in Europa”. Per il premier “sarebbe un grave errore per l’Europa se, di fronte a una sfida comune di questa portata, non riuscisse ad approntare nuovi strumenti in grado di dare la risposta forte e solidale che tutti i cittadini europei hanno il diritto di aspettarsi da una casa comune che è stata costruita per proteggerli meglio”. Conte ha parlato anche della decisione difficile di chiudere attività commerciali e produttive: “È una scelta senz’altro costosa, ma non dobbiamo dimenticare che il contenimento efficace del virus è un imperativo etico, perché ci consente di salvare vite umane. Non solo. È anche la più importante misura economica che oggi possiamo adottare per far ripartire al più presto l’intero sistema socio-economico”. Riguardo alle competenze regionali, secondo il premier “al termine di questa emergenza, sarà opportuno aprire un’ampia e coinvolgente discussione sul tema”.