“L’incidenza sta aumentando a livello nazionale. Serve un’adozione tempestiva delle misure di mitigazione. Bisogna riportare l’Rt sotto l’1 il più rapidamente possibile”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale. “Sei regioni sono a rischio alto, cioè sono sotto stress”, ha aggiunto. “Di queste alcune hanno un Rt inferiore a 1, altre anche superiore. Ma lo scenario tocca tutta l’Italia, e mostra una progressione rapida verso una diffusione di questo virus”.
“Continua la decrescita dei casi nelle Rsa – ha aggiunto -, ma riscontriamo alcuni focolai nelle strutture ospedaliere, anche a causa della presenza delle varianti, in particolare quella inglese”. Brusaferro segnala anche che “comincia a vedersi la ricrescita italiana ma anche in altri Paesi. C’è un aumento di nuovi casi in Europa, come ha segnalato ieri l’Ecdc”.
“Le varianti preoccupano. Quella inglese ormai è largamente dominante nello scenario italiano, ma preoccupano anche le altre varianti, con cui dovremo convivere. È molto importante intervenire in maniera tempestiva e radicale per contenerle, soprattutto laddove ci sono varianti che dobbiamo ancora conoscere completamente per esempio sul piano della risposta dei vaccini”, ha detto.
“Nella fascia d’età tra 0-19 anni c’è una ricrescita dei contagi, nell’ambito di una marcata ricrescita generale che coinvolge tutte le fasce di età”, anche se tra gli over 80, “probabilmente a causa delle vaccinazioni, la crescita è inferiore”, ha poi precisato.
“La variante inglese ha una maggiore trasmissibilità, tra il 35 e il 40 per cento. In attesa della vaccinazione, che sappiamo essere efficace, il punto essenziale è fare in modo di contrastarne la diffusione. Cioè – prosegue Brusaferro – adottare rigorosamente tutte le misure di distanziamento e dove necessario innalzare le misure di mitigazione. Ora il nostro Paese è lontano da una completa capacità di tracciamento. E questo richiede le misure di mitigazione”.