Coronavirus in serie A, Castellacci: «Sbagliato ridurre i tamponi per i giocatori. Zampa non conosce i protocolli»

Enrico Castellacci, uno dei medici italiani più esperti nel campo della medicina sportiva, ha rilasciato alcune dichiarazioni sui casi di Coronavirus in Serie A. Ecco quanto riportato da “Open.online”: «Non è che possiamo meravigliarci se è successo nel calcio quello che è successo nella vita normale: i focolai scoppiano da tutte le parti. La cosa strana è che nel Genoa un giorno erano solo 2 contagiati, quello dopo 14. Però ci può stare che il tampone non abbia rivelato la positività. Questo ricorda che bisogna fare sempre diversi tamponi per avere un risultato chiaro. Il presidente della Figc Gabriele Gravina aveva chiesto di ridurre il numero di tamponi perché sembrava che la diffusione del virus si stesse attenuando. Forse a questo punto sarebbe meglio restare sul vecchio protocollo, con tutti i tamponi che erano previsti. La richiesta di diminuire i test era legata anche al costo. Negli ultimi tre mesi le squadre professionistiche hanno speso circa 8 milioni di euro in tamponi. Per una grande società parliamo di costi sostenibili, per le squadre che giocano in Serie B o Serie C diventa più difficile investire tutti questi fondi. Io credo che la sottosegretaria Zampa non conosca molto bene i protocolli. Quando dice che sarà la Figc a decidere sulle sorti del campionato non è esattamente così: sarà il governo a scegliere. Su questo punto serve una posizione chiara dell’esecutivo. Le loro sono affermazioni che lasciano trasparire una certa inquietudine».