Coronavirus, il popolo italiano scende in piazza: manifestazioni da Milano a Roma. Tensione tra le mascherine tricolore e la Polizia (FOTO)

Proteste e manifestazioni a Milano e Roma nella giornata odierna, migliaia di cittadini, come riporta Strettoweb, sono scesi in piazza per protestare contro le misure del Governo sulla Fase 2. Tantissime famiglie sono in ginocchio, le aziende non hanno la forza di ripartire e sono a rischio fallimento perché i sussidi non bastano. “Servono fatti non decreti”“Falliamo noi, fallite voi”. Sono alcune delle frasi che si leggono sugli striscioni portati dai ristoratori e gestori di bar alla manifestazione ‘L’Italia s’e’ desta’, che si è tenuta questa mattina in piazza Duca d’Aosta, a Milano, per chiedere al governo “regole chiare” in vista della riapertura di lunedì 18 maggio. Dopo la protesta con le sedie vuote all’Arco della Pace, e la consegna simbolica delle chiavi dei loro locali al sindaco Giuseppe Sala, dunque, i ristoratori sono tornati in piazza. Erano circa 200, non troppi per evitare il problema dell’assembramento. Ma i loro problemi sono quelli di tutti i 4.800 bar e i 3.400 ristoranti che si trovano citta’, e che in base alle cifre fornite dal sindaco, alzeranno la saracinesca lunedì. Le richieste, come ha spiegato all’AGI il loro portavoce, il ristoratore Alfredo Zini, vanno dalla “semplificazione dell’accesso al credito sollecitando le banche, alla velocizzazione dell’iter per la cassa integrazione”.

Corteo anche a Roma da parte delle mascherine tricolore“Avevamo dato pubblicamente appuntamento a commercianti, ristoratori, partite iva e lavoratori dipendenti in Piazza del Popolo a Roma – spiega il movimento – La protesta, come già avvenuto nelle settimane scorse era pacifica e i manifestanti, nonostante l’alta partecipazione, si tenevano a distanza di sicurezza così come previsto dalle norme anti covid 19. Mentre ci dirigevamo verso le macchine e le fermate metro più vicine, siamo stati chiusi ad imbuto da due ingenti schieramenti di polizia e carabinieri in assetto anti-sommossa che hanno creato di fatto un assembramento. Questa è una prevaricazione bella e buona – ha dichiarato uno dei manifestanti – La nostra libertà è messa a repentaglio anche da chi dovrebbe tutelare la legalità. E’ assurdo che, nel 2020, lo Stato vada avanti a colpi di dpcm e repressione del dissenso. Indossiamo le mascherine tricolori come simbolo di lotta per la libertà: siamo stufi di un governo che parla solamente, ma non ha ancora erogato la liquidità necessaria per far partire le attività. Non possiamo più tutelare chi lede ogni giorno i diritti e le libertà costituzionalmente garantiti. Le forze dell’ordine ci hanno chiuso la strada bloccando entrambi i lati con militari in assetto anti-sommossa, chiedendo i documenti ai partecipanti e minacciando sanzioni e pene esemplari. Più che l’Italia sembra la Cina”, ha concluso.

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Redazione Ilovepalermocalcio