La chiusura degli aeroporti italiani è prorogata fino al 3 aprile 2020 in applicazione del decreto numero 127 del 24 marzo 2020 emanato dal Ministro dei Trasporti di concerto con il Ministro della Salute, con il quale, tra le varie disposizioni, viene prorogato il decreto ministeriale numero 112 del 12 marzo 2020 (che prevedeva lo stop temporaneo di alcuni scali nazionali). Lo comunica l’Enac in una nota riportata da “Repubblica.it”. Gli aeroporti interessati sono i medesimi individuati nel decreto n. 112 del 12 marzo scorso relativo alla razionalizzazione del trasporto a seguito dell’emergenza Covid-19.
Il 13 marzo, in una nota ufficiale, Anac aveva fotografato la situazione in questi termini:
– devono garantire l’operatività aeroportuale senza limitazioni le società di gestione degli aeroporti inclusi nell’art. 2 comma 1 del decreto: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera (e Roma Ciampino per i soli voli di stato, trasporti organi, canadair e servizi emergenziali);
– le società di gestione degli aeroporti non inclusi nell’art. 2 comma 1 del decreto – Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Verona, Firenze, Roma Ciampino, Reggio Calabria, Brindisi, Trieste e Treviso – limiteranno la propria operatività dal 14 marzo 2020, ad eccezione di Milano Linate che inizierà lo stop temporaneo da lunedì 16 marzo.
– in tutti gli aeroporti verranno comunque garantite alcune attività tra cui le esigenze operative di voli cargo e posta, nonché di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo.