Coronavirus: i commessi dei supermercati finiscono in cassa integrazione. Carrefour apre la procedura per oltre 4mila dipendenti

Gli “eroi dei supermercati”, quelli che non lavoravano nelle corsie degli ospedali ma in mezzo agli scaffali, finiscono in cassa integrazione. Hanno garantito l’apertura nei giorni dell’emergenza Covid e del lockdown, esponendosi al rischio del contagio, ma ora iniziano ad arrivare ai sindacati le richieste di cassa integrazione da parte delle catene della grande distribuzione. Stando a quanto riferito da “Repubblica.it”, la prima è Carrefour che ha deciso di approfittare della cassa in deroga prevista dal decreto Cura Italia e ha chiesto l’ammortizzatore sociale per 4.472 dipendenti concentrati nelle regioni del Nord Italia. In particolare Piemonte e Lombardia: nella prima 1.762 dipendenti, nella seconda 1.449. Poi le altre. Carrefour nella lettera ai sindacati di richiesta della Cassa denuncia un calo di fatturato provocato dalla crisi coronavirus e chiede di accedere allo strumento, anche perché il settore non può approfittare degli strumenti ordinari. E il gruppo francese calibra tutte le misure messe a punto dal governo, così da poter fare il massimo di cassa previsto.