L’emergenza Coronavirus continua in Italia, i contagi non si arrestano e adesso si vive lo spettro di un nuovo lockdown. Secondo quanto riporta “La Repubblica” molti contagiati sono di rientro dalle vacanze, come è successo a Caterina di 17 anni, che adesso è in quarantena nella sua villa in Toscana e si è pentita del suo comportamento che le ha causato il Covid-19. Di seguito il racconto della ragazza:
“Nell’ultima settimana almeno 20 amici del mio giro hanno scoperto di essere positivi. E gli altri stanno aspettando gli esiti del test. Adesso abbiamo tutti paura. Ogni giorno sento di qualcun altro, tutti sotto i 30 anni. Non voglio essere allarmista ma temo che praticamente chiunque sia stato in questo periodo in vacanza tra Porto Cervo e Porto Rotondo, Circeo, Ibiza sia positivo. Magari asintomatico come me, dunque ancora più pericoloso. Conosco tanta gente in zona mia. E facciamo le stesse cose, frequentiamo gli stessi posti. Ponza a fine luglio è come Panarea i primi di agosto: c’è letteralmente tutta Roma nord a fare il “panico”. E gli stessi che vanno a Ponza hanno la barca in Costa Smeralda, la villa all’Argentario o al Circeo, e quando stanno a Roma vanno a farsi l’aperitivo in piazzetta a Fregene. Basta una persona positiva a generare decine di casi. Come tutti sono stata prima tra Roma e Fregene, lo scorso mese sono partita per Portofino, poi il 27 luglio sono andata a Ponza, abbiamo affittato una casa con amici, i maggiorenni garantivano per noi più piccoli. Lì mi ha spaventato vedere la quantità di gente ammassata in piazza al Frontone, senza mascherina, come se il virus non esistesse. Ogni tanto passava la polizia, ma solo la sera tardi, dopo ore di assembramenti. In quei giorni hanno chiuso le discoteche tranne una, il Mamafé, e siamo andati a ballare. E chi è stato in Costa Smeralda mi ha detto che lì era tutto aperto. Sì, mi rendo conto di aver sottovalutato il virus. Sono sempre stata attenta nel vedere mia madre – mascherina, guanti, distanza – ma fino a poche settimane fa eravamo tutti convinti, me compresa, che il Covid fosse solo un brutto ricordo. nizialmente ho ricevuto tantissime reazioni di incredulità. “Davvero tu hai il coronavirus?”, mi hanno chiesto. Solo adesso, con i numeri in crescita, si stanno rendendo conto di quanto giri. Uno dei miei più cari amici è stato in Costa Smeralda con la famiglia, non è mai andato per locali. Eppure è positivo. E vale lo stesso per mia sorella: le discoteche a Ibiza erano chiuse, ha fatto vita tranquilla girando per mercatini e spiagge, ma non è bastato. E adesso mi sembra inutile e ipocrita l’obbligo di mascherina dalle 18. Il virus non ha certo orari. Non finirà il mondo se per qualche mese non andiamo più in discoteca. Quando mi dicevano di non farlo anche io dicevo: “Ma che sarà mai, cosa cambia se vado tre ore in disco”, E invece non è così. Stiamocene a casa, lo dobbiamo fare per le persone a cui vogliamo bene.”