Coronavirus, Gallera: «Gli spostamenti sono ancora troppi. Stop al trasporto pubblico»
«Dalle valutazione delle celle telefoniche dei cellulari abbiamo visto che il 40% continua a muoversi, lo fa in gran parte per lavoro e in parte perché non ha colto la gravità del momento. Gli spostamenti per lavoro probabilmente ancora sono troppi» e «abbiamo bisogno di ridurre o addirittura chiudere il trasporto pubblico locale e di ridurre le attività commerciali il più possibile tranne gli alimentare, che io lascerei aperti sempre. Il tema è ridurre le attività anche produttive, tutto ciò che non è legato alle filiere dei servizi pubblici essenziali e agroalimentare potrebbe chiudere e poi anche una stretta maggiore sulle attività commerciali, molti uffici comunali, le attività di liberi professionisti, società di consulenza, avvocati e commercialisti possono chiudere in questa fase. A Milano numeri stanno crescendo in maniera evidente: ieri sono raddoppiati i positivi al Covid-19 da 318 del giorno prima ai 638 di ieri, quindi questo ci preoccupa perché l’impatto potrebbe essere devastante. L’unico strumento è rimanere in casa. Non c’è un’emergenza alimentare, non creiamo il panico nella gente che pensa di non trovare da mangiare, si affollerà e già oggi ci sono code molto lunghe perché si rispettano le regole del distanziamento. Non ha senso chiudere alle 18». Queste le parole dell’Assessore alla Salute della Lombardia, Giulio Gallera, rilasciate ai microfoni di “L’aria che tira” su La7 in merito all’emergenza Coronavirus in Lombardia.