Coronavirus, Fase 2. Ristoranti e negozi tra plexiglass e distanze: «Così tremila locali non aprono»
Emergono diverse difficoltà per ristoranti e negozi alle prese con le misure anti-Covid-19. A sottolinearlo è “Messaggero.it”. Nei negozi, i titolari dovranno utilizzare all’ingresso termoscanner per misurare la temperatura a dipendenti e clienti. Sul fronte abbigliamento, sarà possibile misurare i vestiti, ma in questo caso i commercianti dovranno sanificare gli abiti. Nei ristoranti, va modificato il layout dei locali, garantendo il distanziamento con uno spazio di almeno 4 metri quadrati per ciascun cliente, ma si ipotizza di ridurre lo spazio a due metri quadri, purché si adottino i plexiglass. Allarme dalle associazioni del commercio romane. Per Stefano Di Niola, leader della Cna capitolina, «il numero di chi chiude potrebbe salire».