Ha accusato malori a Reggio Emilia, dove vive e dove lavora in un’azienda che si occupa di manutenzione di apparecchi nel settore alimentare. Temendo un contagio da Covid (come in effetti poi è stato) si è fatto fare un tampone. Ma anziché prendere la precauzione di isolarsi in autoquarantena, martedì 19 si è imbarcato in aereo per Cagliari — per motivi legati alla sua attività professionale — dove ha alloggiato in albergo. Conclusione: giovedì 21 l’Ausl reggiana ha chiamato l’uomo per confermargli la positività. Inevitabile per le autorità sanitarie dell’isola — il cui governatore Solinas solo pochi giorni fa ha parlato di «vacanze unicamente con la patente sanitaria», chiedendo «cautela» ai turisti in arrivo — disporre la quarantena per una quarantina di persone venute in contatto con il sessantaquattrenne reggiano piuttosto avventato nella sua condotta. Una vicenda raccontata dall’Unione Sarda e dal Resto del Carlino.
Ricoverato in ospedale
Il dipendente dell’azienda emiliana sarebbe venuto a contatto con sole due persone all’interno dell’hotel in cui era ospite, e altre dieci nello stabilimento dell’azienda in cui era andato a fare manutenzione. Ma verosimilmente saranno messi in quarantena anche i passeggeri a bordo dell’aereo che lo ha portato nell’isola. Unione e Carlino raccontano pure che per l’avventato reggiano è emerso un secondo problema. I sintomi avrebbero previsto un isolamento domiciliare, ma nessuno nel’albergo era disposto a correre il rischio di ospitarlo; pertanto — almeno fino al doppio tampone negativo — rimarrà al Santissima Trinità di Cagliari, pur non avendo un quadro clinico che richieda il ricovero.
«Aveva senz’altro già il virus in incubazione»
«Aveva senz’altro già il virus in incubazione, prima di partire» ha ribadito il direttore del presidio ospedaliero Unico di Area del Santissima Trinità, Sergio Marracini. «Le sue condizioni, comunque, sono stabili e non è in terapia intensiva. Per adesso, è sotto controllo». La leggerezza con cui il 64enne di Reggio ha deciso di raggiungere Cagliari ha avuto una grossa eco in Sardegna. Anche perché il governatore Christian Solinas aveva appena chiesto ai visitatori dell’isola «una cautela in più per garantire a tutti una vacanza degna di tale nome». Questo perché — ha ripetuto più volte Solinas in questi giorni — «la Sardegna è la regione con la più bassa diffusione, presto saremo completamente Covid free» ed ecco perché sarebbe utile, a suo dire, «un passaporto sanitario». Un’idea che «non è una cosa isolata, ma c’è nelle Canarie e nelle Baleari. Darebbe affidabilità e sicurezza a chi arriva in Sardegna. È un documento che verrà controllato all’imbarco come la carta d’identità o il passaporto».