Coronavirus, De Luca tuona: “Disordini a Napoli? In piazza c’erano camorristi, neofascisti e…”

Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, è intervenuto nel corso della trasmissione Che Tempo che Fa, su raitre e ha parlato di quanto successo a Napoli qualche giorno, fa con disordini durante la manifestazione e del nuovo Dpcm varato dal Governo:

“C’è un malessere sociale profondo che merita rispetto e comprensione, ma soprattutto risposte socioeconomiche concrete e rapide. Serve un piano di aiuto socio-economico a livello nazionale. Non perdiamo tempo. Servono dieci-venti miliardi.

Disordini a Napoli? In piazza c’erano tre protagonisti: pezzi di camorra, pezzi di antagonisti, pezzi di neofascisti e potremmo aggiungere anche pezzi di qualcos’altro. Sapevamo che sarebbe scattata quella sceneggiata. Si erano dati appuntamento sui social con una parola d’ordine: ‘Scassamm tutt’.

Sulla scuola continuiamo a balbettare. Il mondo della scuola, piaccia o meno, è uno dei vettori più grandi di trasmissione del virus nelle famiglie. Avevamo due scelte: o chiudere tutto per un mese e far raffreddare, contenere l’epidemia, oppure prendere ancora misure intermedie. Il governo ha scelto la seconda strada. Questa seconda strada presenta alcuni punti di criticità, l’apertura dei bar e dei ristoranti, il comparto dello spettacolo, del teatro, del cinema, degli operatori culturali, delle palestre che sono in grande sofferenza”.