Coronavirus, da Guinea a Palermo: Jaime Mba Obono lascia intensiva

epa08406697 A handout photo made available by Italy's emergency medical service 118 press office shows Jesus Jaime Mba Obono, a 49-year-old computer scientist originally from Equatorial Guinea and with Italian nationality, who was hospitalized after contracting the coronavirus disease (COVID-19) in Malabo, Equatorial Guinea, arriving in a biocontainment unit in Palermo, Sicily Island, southern Italy, 07 May 2020. The man has been hospitalized in the intensive care and resuscitation unit of the 'Cervello' hospital in Palermo. At around 5 a.m., a military plane made available by the Italian Government landed in the Sicilian capital, the family reported. It was a military flight in high biocontainment organized at the request of the Italian Foreign Ministry, by the Ministry of Defense. The Farnesina had collected two days ago the appeal of the wife, desperate for her husband in very serious condition and in need of care such as dialysis. EPA/118 EMERGENCY MEDICAL SERVICE HANDOUT -- BEST QUALITY AVAILABLE -- HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Per Jesus Jaime Mba Obono, informatico di 49 anni, cittadino italiano, originario della Guinea Equatoriale, colpito a fine aprile nel suo paese dal coronavirus, si vede la luce in fondo al tunnel. In mattinata lascerà la terapia intensiva. “Il paziente è migliorato moltissimo, rispetto alle condizioni in cui è arrivato scorso 7 maggio quando è stato ricoverato nel nostro reparto. La buona notizia è che domani è in programma il trasferimento dalla terapia intensiva al reparto malattie infettive”, dice all’ANSA il direttore della terapia intensiva dell’ospedale ‘Cervello’, Baldo Renda. “Il risultato ottenuto si deve – sottolinea Renda – al lavoro straordinario di tutta l’équipe di medici e infermieri che si sono impegnati in un lavoro che li ripaga di un periodo veramente difficile”. Jesus Jaime Mba Obono era stato prelevato lo scorso 6 maggio dall’ospedale di Malabo con un volo dell’Aeronautica militare, grazie alla Farnesina e al ministero della Difesa, e poi ricoverato in gravi condizioni.