Paolo Crepet, psichiatra, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” in onda su Radio Cusano Campus:
«Lockdown per anziani? Già averlo detto nel modo in cui è stato detto fa venire i brividi. Il rispetto dell’umanità deve venire prima di tutto. Io ho scelto di fare medicina perché mi piacevano le persone, quelle di tutte le età. Nella vita ho scoperto che le persone anziane mi hanno insegnato molto di più dei giovani. Gli abbiamo dato anche le chiavi del potere. Non è colpa mia se i quarantenni hanno fatto dei disastri, se il problema è chi fa più danno non sono certo i 70enni».
«Mi rivolgo a Toti, che due mesi e mezzo fa ha invitato un signore che gli ha costruito un ponte a Genova e che ha più di 80 anni, si chiama Renzo Piano. L’architetto Renzo Piano secondo il presidente della Liguria dovrebbe stare a casa? Chi lo va a dire al presidente Mattarella che non può più uscire. E’ una follia, un’idiozia, vuol dire non avere il cervello. Non ci sarebbe la Cappella sistina se fosse stato valido questo principio. Produttività? Io ho lavorato per anni con gli artigiani, veramente c’è qualcuno che pensa che non ci siano artigiani padroni di botteghe e di aziende straordinarie e che siano in età avanzata? Anche Enzo Ferrari non poteva sentire il carburatore perché doveva stare a casa con la filippina. Ho l’impressione che ci sia un abbassamento dell’intelligenza in generale. E’ una demenza digitale. A forza di scrivere tweet alla fine il cervello si atrofizza».