Aggressione al Pronto Soccorso di Ostuni: un ausiliario è stato colpito in pieno volto da un pugno ed è stato trasferito d’urgenza al “Perrino” di Brindisi. Secondo quanto riporta “Quotidianopuglia.it”, l’uomo è attualmente ricoverato nel reparto di neurochirurgia del capoluogo, a causa dei traumi riportati. Sospetta emorragia subaracnoidea e frattura dello zigomo: questo l’esito della prima diagnosi con il ferito rimasto per lunghi minuti a terra, nella sala d’attesa, incosciente. Le sue condizioni gravi sono monitorate costantemente dai medici del reparto. Secondo la ricostruzione delle organizzazioni sindacali, in particolare della Cisl, con la nota dei segretari generali della Cisl territoriale, Antonio Castellucci e della Cisl Fp Taranto Brindisi, Aldo Gemma, la vicenda sarebbe riconducibile ad una richiesta reiterata di poter svolgere un tampone, per un ipotetico contagio da coronavirus. Sarà l’attività investigativa della Polizia a chiarire anche questo aspetto. «E’ inammissibile quanto accaduto ed esprimiamo totale solidarietà al dipendente pubblico vittima incolpevole ed alla sua famiglia – dichiarano i segretari – fortemente convinti che la violenza non trova giustificazione in nessun caso, neppure se compiuta nella fase contingente, condizionata cioè in maniera assai marcata dalla pandemia Covid-19». La Cisl e la Cisl Fp avevano preannunciato rischi di intolleranza e di violenza, formalizzandoli al Prefetto ed al Questore di Brindisi. «Siamo stati, purtroppo, facili profeti –aggiungono Castellucci e Gemma– anche perché quello odierno non è affatto un caso singolo, così come da noi segnalato nei giorni e nelle settimane scorse, sempre analogamente intervenendo e denunciando pubblicamente. Rivendichiamo maggiore e più efficace tutela della sicurezza di tutti i dipendenti della Asl/Br, sia diretti che indiretti, mediante idonee misure che gli organi competenti saranno certamente in grado di assumere». Anche il direttore generale della Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone, ha voluto esprimere la propria solidarietà nei confronti dell’ausiliario. «Siamo vicini a lui e ai suoi familiari. I dettagli dell’episodio – continua il direttore generale – non sono ancora delineati, ma si ripropone ancora una volta il tema della sicurezza degli operatori sanitari che sono in prima linea e spesso diventano un facile bersaglio in situazioni di malessere. Soprattutto in questo momento delicato di emergenza sanitaria – conclude Pasqualone – rivolgiamo a tutti un invito a un maggior senso di responsabilità e al rispetto del complicato lavoro degli operatori sanitari». Anche l’assessore alla Protezione Civile del comune di Ostuni, Giuseppe Corona, stigmatizzando l’episodio ed ogni forma di violenza, ha voluto esprimere la sua vicinanza all’operatore sanitario della Città Bianca, che ora si trova ricoverato al “Perrino”.