Coronavirus, bufera Razza: dati falsi sui contagi. Palermo doveva andare in zona rossa – l’intercettazione
Bufera sull’assessore alla salute in Sicilia, Ruggero Razza, che in una conversazione telefonica con la dirigente Letizia Di Liberti parlava di falsificare i dati relativi ai contagi dell’Isola. Adesso i due sono indagati per falso.
Di seguito le interecettazioni telefoniche riportate da “La Sicilia”:
Razza: «Spalmiamoli un poco…»
Di Liberti: «I deceduti glieli devo lasciare o glieli spalmo?»
R: «Ma sono veri?»
D L: «Si, solo che sono di 3 giorni fa»
R: «Spalmiamoli un poco…»
D L: «Ah, ok allora oggi gliene do uno e gli altri li spalmo in questi giorni, va bene, ok. Mentre quelli del San Marco, i 6 sono veri e pure gli altri 5 sono tutti di ieri; quelli di Ragusa, Ragusa 5! E questi 6 al San Marco sono di ieri.. perché ieri il San Marco ne aveva avuti altri 5 del giorno prima, in pratica. Va bene?»
R: «Ok».
In un altra intercettazione con il funzionario Cusimano, Di Liberti va nel panico per i numeri di contagio altissimi su Palermo. Questa la conversazione tra i due (19 marazo):
Cusimano mentre riepiloga i numeri del giorno: «61 Agrigento, 75 Caltanissetta, 90 Catania, 508 Palermo…».
Di Liberti: «Ma che dici? Ma che dici? No, scusa non può essere, se sono quelli i dati definitivi, Palermo va in zona rossa subito, subito. Ma li avete messi i dati del Cervello?”».
Cusimano: «No, no, no, senza Cervello, senza Cervello».
Di Liberti: «A questo punto io scenderei sotto i 400 su Palermo. Ho parlato con Ruggero (Razza Ndr.) e facciamo il punto domani».
Cusimano: «Di queste cose qua?»
Di Liberti: «Sì, sì, sì, quindi 506 lo portiamo a 370… che ne so una cosa di queste… sono numeri esageratissimi… E ci aggiungiamo 1.000 tamponi”».
Quel giorno, esattamente il 19 marzo, i contagiati ufficiali furono 370. Gli indagati in tutto sono 7, oltre a Razza e Di Liberti, ci sono anche Salvatore Cusimano, Emilio Madonia, Giuseppe Rappa e Roberto Gambino.