In un’intervista ad “America Oggi”, Flavio Briatore si è scagliato contro il Governo e Giuseppe Conte per la gestione dell’emergenza Coronavirus e gli aiuti economici messi in campo: «Soltanto chiacchiere. Con le chiacchiere qualsiasi misura va bene. Le aziende non hanno ricevuto niente, le partite iva, in parte, hanno ricevuto quei famosi 600 euro che, quando arriveranno sui conti correnti, le banche li avranno già trattenuti perché le persone si sono già esposte economicamente. Le aziende italiane non hanno più soldi in cassa e faranno fatica a riprendersi e a tornare a lavorare a pieno regime come prima». Secondo Briatore, «quando finirà la cassa integrazione sarà un disastro perché le aziende non saranno più in grado di fatturare come prima, in quanto il Coronavirus ha cambiato radicalmente la nostra vita e la natura del sistema economico. La politica, purtroppo, è solo teoria e spesso è difficile coniugare la teoria con pratica, però, quando ci sono cose che interessano ai politici, ad esempio le nomine nelle grandi aziende pubbliche, la politica funziona e lavora alacremente”. E ancora: «Visto il contesto drammatico che stiamo vivendo, potevano anche aspettare a fare le nomine in quanto gli amministratori c’erano già. Siccome volevano spartirsi il potere, allora si sono messi d’accordo subito, senza perdere tempo. Peccato che per fronteggiare la crisi economica, in seguito all’emergenza Coronavirus, non sono stati così solerti, così veloci», ha sottolineato l’imprenditore. Secondo Briatore, la soluzione sarebbero dei «finanziamenti a fondo perduto perché già prima del Coronavirus la situazione economica del nostro Paese non era brillante”. E ancora: «Dopo questi tre o quattro mesi di lockdown non si possono dare finanziamenti che, nella maggior parte dei casi, sarà difficile restituire in quanto il livello della pressione fiscale sulle imprese in Italia ammonta al 65 % per cento. Gli interventi devono avvenire soltanto attraverso contributi a fondo perduto perché le aziende sono state costrette a fermarsi e, per tale ragione, non sono responsabili della crisi e lo Stato deve assolutamente trovare i soldi per aiutarle. In questi mesi gli affitti e le tasse non devono essere pagate e i contributi non devono essere versati. C’è bisogno di un’ iniezione di denaro a fondo perduto».