Non ce l’ha fatta Lidia Liotta, infermiera saccense morta a Brescia dopo essersi ammalata di coronavirus. Alla fine di febbraio è stata contagiata dal Covid 19. La donna lavorava in una casa di riposo di Predore, in provincia di Bergamo, e aveva 55 anni. Da anni abitava nel bergamasco, dove si era trasferita, ed ha contratto il virus proprio mentre assisteva gli anziani malati. Come riporta Gds.it, l’infermiera per scelta aveva continuato a lavorare anche se non era in buone condizioni di salute. “Stava lottando con tutte le sue forze”, dicono i familiari. E da alcuni giorni era in terapia intensiva in un ospedale di Brescia. Nel pomeriggio il suo cuore ha cessato di battere a causa di una emorragia cerebrale. Nella casa di riposo dove lavorava, in piena zona rossa, anche diversi anziani hanno contratto il virus, tanto che la struttura ha dovuto chiudere per mancanza di personale e gli ospiti, inizialmente dirottati presso altre strutture, sono morti. La donna lascia il marito, dipendente del comune di Villongo, anche lui siciliano, ed una figlia di 20 anni.