Coronavirus, Bonetti a Sky TG24: “Nel nuovo decreto un bonus figli da 80 a 160 euro per minore”

Intervenuta ai microfoni di Sky TG24″, la Ministra della Famiglia Elena Bonetti ha proposto un assegno straordinario nel prossimo “Cura Italia”. La stessa Bonetti, è anche intervenuta sulle critiche alla circolare del Viminale che apre alle passeggiate dei minorenni con un genitore: “Nel prossimo decreto ‘Cura Italia’ di aprile” per fronteggiare le conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus, ho voluto proporre un assegno straordinario per tutti i figli, da a 80 a 160 euro per figlio. Si tratta di estendere quell’assegno di natalità che abbiamo introdotto nella legge di bilancio solo per i nuovi nati 2020 a tutti i minori di 14 anni. Abbiamo chiesto un parere in merito al Comitato tecnico-scientifico. Dobbiamo bandire le polemiche”. In merito alle cifre della proposta ha affermato: “L’assegno è calibrato a seconda del reddito Isee: 160 euro al mese per ogni figlio per redditi fino a 7000 euro di Isee, 120 euro tra i 7 e i 40mila di reddito Isee e 80 euro per i redditi superiori”. Sulle passeggiate dei minorenni con un genitore, Bonetti ha aggiunto: “Dobbiamo mantenere l’impegno che ci siamo assunti tutti: bandire le polemiche dal nostro Paese in questo momento nel quale dobbiamo trovare, in squadra, la miglior soluzione possibile per dare risposte certe agli italiani. Agli esperti del Comitato tecnico-scientifico abbiamo chiesto l’opportunità di prevedere per i bambini e per i giovani di ricominciare a svolgere qualche forma di attività all’aria aperta, in modo graduale, regolamentato, ordinato contemperando il primario obiettivo di contenere il contagio e la necessità dei bambini della tutela della loro salute psico-fisica integrale, che prevede anche un’attività all’esterno”. Bonetti ha poi continuato: “Questo virus colpisce in modo prioritario e più pericoloso la popolazione anziana, quindi dovremo prevedere una riattivazione delle normali relazioni sociali graduate anche per età. È necessario già da adesso iniziare a programmare la ripartenza. Dovremo impedire che i bambini siano portatori di contagio verso la popolazione anziana. Le famiglie italiane, che si sono sempre appoggiate sulla relazione tra nonni e nipoti, non potranno contare su questo aiuto per i prossimi mesi e quindi bisogna iniziare ad attrezzarci”. Per concludere, la Ministra ha affermato: “Nel momento in cui abbiamo chiesto al Paese di stare in casa, la mia prima preoccupazione è stata la consapevolezza che per tante donne la casa è il luogo della violenza subita e taciuta per loro e a volte, purtroppo, anche per i loro figli. È importante che le donne sappiano che lo Stato c’è e ci sono le istituzioni, ma soprattutto c’è la comunità, che apparentemente oggi sembra rinchiusa nelle case, ma in realtà i centri antiviolenza e le case rifugio sono ancora attivi e in funzione, e una donna che è vittima di violenza deve sapere che c’è una comunità fuori dalla porta su cui può contare. Si può uscire per andare a denunciare e per chiedere aiuto nel caso in cui si è vittime di violenza”.