Coronavirus, a Catania paura per i nuovi focolai. Razza: “Alcuni positivi sono usciti da casa”
Catania torna ad essere epicentro della diffusione del Covid in Sicilia. Dalle autorità regionali giunge comunque il messaggio che non c’è alcuna preoccupazione immediata tale da indurre ad adottare provvedimenti drastici, almeno per il momento, ma è necessario dire le cose come stanno ed avvertire i catanesi che il loro comportamento fuori dalle regole rischia di essere un boomerang che potrebbe portare a nuovi drastici provvedimenti che a quel punto sarebbero disastrosi non solo dal punto di vista sanitario, ma soprattutto dal punto di vista economico.
Al momento sono ventuno i cittadini positivi nel territorio della provincia di Catania e 113 persone in isolamento domiciliare fiduciario. Tutti dati in aumento. Sono i numeri dell’azione di contact tracking condotta dai sanitari dell’Asp di Catania ed illustrati dall’assessore Razza che ha voluto incontrare i giornalisti proprio per fare il punto della situazione.
Razza ha detto chiaramente che il controllo di queste persone è un punto nodale per il contenimento della pandemia: “I cittadini che sono in isolamento devono stare a casa – ha spiegato -. Le Usca hanno manifestato con preoccupazione di aver constatato che alcuni soggetti in isolamento uscivano di casa anche per comprare un pacchetto di sigarette. Tutto ciò è inaccettabile e costituisce reato. Ecco perché ringrazio le autorità di pubblica sicurezza e quelle giudiziarie perché hanno mantenuto un filo diretto costante anche con i nostri direttori generali delle aziende sanitarie perché bisogna essere ferrei nel rispettare le regole che riguardano la salute di tutti”.