Coronavirus: 30 mila italiani rimpatriati. Saranno 50 mila entro il 5 aprile
Secondo quanto riportato da “Skytg24″, dal 10 marzo, data in cui è stato effettuato il primo trasporto da Malta a Pozzallo, al 23 marzo sono rientrati in Italia circa 30 mila connazionali che si trovavano temporaneamente all’estero. Lo ha fatto sapere il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà garantendo che il governo “sta lavorando per il rientro in Italia di tutti i connazionali all’estero che ne faranno richiesta”. Il flusso di rimpatri – prevalentemente di studenti e giovani lavoratori – continua a salire. Entro il 5 aprile si stima che saranno rientrati tra i 45 mila e i 50 mila connazionali, prevalentemente tramite aerei e, in misura minore, con pullman. Alitalia prosegue, in coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, le operazioni di rientro. Giovedì la Compagnia effettuerà due voli speciali da Dublino, uno da Il Cairo e uno da Belgrado, tutti con destinazione Roma, che riporteranno a casa oltre 900 connazionali.