Corona e le rivelazioni sui calciatori gay, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia attacca: «Merita pena esemplare, la privacy è sacra»

Tante rivelazioni in questi giorni da parte di Fabrizio Corona, sul tema delle scommesse, ma non solo. Anche in merito ad alcuni gay, a suo dire, nel mondo del calcio. Dopo l’outing a un calciatore di serie A sbandierato ai quattro venti la scorsa primavera e dopo l’annuncio di ieri di parlare nuovamente di calciatori gay e del perché non facciano coming out. «Nel calcio (specie nella nostra Serie A) ci sono tanti calciatori omosessuali (anche molto molto molto famosi e “insospettabili”!) ma che a causa della società hanno sempre preferito nascondersi», ha affermato l’ex re dei Paparazzi.

Questo argomento ha suscitato la reazione del vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi che al quotidiano “Il Secolo D’Italia” ha dichiarato:

«È insopportabile che prometta rivelazioni su calciatori omosessuali. Se lo farà mi auguro venga perseguito perché la privacy è sacra – scrive Antoniozzi – Se Corona continua così non si ferma. E invece deve avere i limiti, gli stessi che hanno tutti i giornalisti (veri) . Se un calciatore vuole fare coming out è una sua scelta, ma nessuno può permettersi di violare le sue scelte. Su queste cose, io che non sono un forcaiolo, metterei pene ancora più dure. Già viviamo in un’epoca in cui il concetto di libertà è assai ristretto. Se consentiamo a chiunque di pensare che si possano divulgare tutte le notizie, allora non ci siamo. Fare scommesse clandestine è pur sempre un reato. Essere omosessuali è una scelta individuale e a nessuno è consentito di speculare. Soprattutto a chi, come il signor Corona, pensa di poter fare business su tutto».