Corona: «Diventerò forte come papà»
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul baby attaccante Giacomo Corona che ha rilasciato le seguenti parole al quotidiano:
Seguendo le orme di papà «Re Giorgio» per provare a (ri)conquistare il trono: il baby attaccante Giacomo Corona, dopo i 7 gol in Primavera vuole di nuovo la prima squadra. Quasi come fosse una tradizione che si tramanda da padre in figlio, la famiglia Corona sembra avere nel proprio Dna il gol. Proprio come papà Giorgio, anche Giacomo – giocatore classe 2004 – ha quel fiuto che spesso si rivela fatale per i portieri avversari.
«Il mio idolo è Vlahovic – dice il bomber rosanero, che durante la stagione si è diviso fra prima squadra e Primavera – ma spesso provo ed emulo i movimenti che faceva mio padre. Perché? Conosco le mie caratteristiche e so che ci somigliamo come calciatori, a partire dal ruolo che è lo stesso. Lui mi dà molti consigli, ma sono gli stessi di quelli che qualsiasi padre dà al proprio figlio, poiché di calcio, in realtà, non parliamo molto. Forse non vuole mettermi ulteriori pressioni».
Anche perché, oltre ad essere un calciatore, Giacomo è un ragazzo con una vita piena di impegni, a cominciare dalla scuola. Frequenta i Salesiani dove studia meccanica, inizialmente di auto, adesso del tornio. «Io e lo studio – ammette Corona – non andiamo molto d’accordo. Sono al terzo anno, da piccolo guardavo con passione i meccanici lavorare e così ho scelto questo indirizzo. Poi, però, mi hanno spostato su altre tipologie di macchine, come il tornio». Insomma non solo calcio per l’attaccante che dopo otto anni fra le fila rosanero – è entrato in società all’età di 10 anni – la scorsa stagione ha anche avuto modo di allenarsi e fare il suo esordio in prima squadra. «Sono stati anni di sacrifici – spiega – ma sono orgoglioso di me stesso. Ho fatto tutto il percorso rosanero, fino all’esordio con la prima squadra. È stata un’emozione unica». La seconda metà della stagione, però, l’ha poi passata in Primavera, dove ha rincontrato il suo amico Manuel Ganci per provare prima a vincere il campionato e poi i play-off ma senza successo.