L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul trasformismo di Corini.
Un po’ per il turnover, un po’ per scelte tecniche, sta di fatto che dalla ripresa del campionato non si è mai visto un Palermo identico all’altro. Corini ha sempre mischiato le carte e cambiato qual-cosa, sia per dare spazio a chi ha giocato meno, sia per provare nuove soluzioni. E non è da escludere che in queste ultime due partite dell’anno possa cambiare ancora, anche per «testare» qualcosa in vista di ciò che accadrà a gennaio, con la riapertura del mercato.
Perché non ci sono solo titolari inamovibili, ma ci sono giocatori che devono cercare di ritagliarsi uno spazio per guadagnarsi una conferma in maglia rosanero. L’ultima volta che il Palermo si è presentato due volte con la stessa formazione è stato nelle sfide con Parma e Cosenza, esattamente prima di fermarsi per gli ultimi impegni delle nazionali in previsione del Mondiale. Da lì in poi, con la settimana di stop per il campionato di Serie B, Corini ha deciso di muovere qualche pedina. Da un lato per necessità, causata dagli infortuni di Saric e Buttaro, benché i due avessero ormai da qualche settimana perso la certezza di un posto tra i titolari. Dall’altro lato, per la volontà di ruotare quanti più uomini possibili e capire chi avesse raggiunto o meno il livello di condizione richiesto.