Corini, le «rondinelle» ancora nel destino
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Brescia-Palermo, gara speciale
La sfida con il Brescia per Corini non è una gara come tutte le altre. È speciale. Sarà impossibile per il tecnico del Palermo non ripercorrere neppure per un secondo con la sua mente i ricordi che lo legano alle «rondinelle».
Nativo di Bagnolo Mella, un piccolo paesino nel bresciano di 12 mila abitanti, l’att uale allenatore rosanero è cresciuto calcisticamente con la maglia del Brescia, prima nel settore giovanile, poi nella prima squadra. Da lì è iniziato tutto, per successivamente spiccare il volo verso la Juventus. Poi, a distanza di qualche stagione il ritorno nel gennaio del 1995 in Lombardia per aiutare la squadra della sua città.
Un legame che è diventato ancor più stretto da tecnico, grazie alla promozione in Serie A conquistata nella stagione 2018-19. Quindi, se da giocatore il punto di alto della sua carriera l’ha probabilmente attraversato con la maglia del Palermo, con il Brescia è quello più importante da allenatore. Un risultato che vorrebbe provare a raggiungere anche da tecnico dei rosanero e rivivere – anche se in maniera diversa – le emozioni e le sensazioni vissute da calciatore, quando con il Palermo conquistò da capitano la massima Serie A nella stagione 2003-2004.