Protagonista della consueta conferenza della vigilia, il tecnico rosanero Eugenio Corini ha parlato della sfida di domani contro il Chievo, della condizione della squadra e di tanto altro ancora. Ecco quanto raccolto in sala stampa dalla redazione di Ilovepalermocalcio:
FESTA ALLO STORE: «Il calore dei tifosi è un beneficio per tutti. Ho risvegliato solo la passione per la squadra che amano. Anche grazie alla società. Adesso dobbiamo tramutare questo in una buona prestazione e con un risultato importante».
CHIEVO: «È una partita importante per noi, in classifica sono messi bene. Sono avviati verso la salvezza. È un avversario solido che sa leggere bene le partite. Fuori casa sono temibili, hanno esperienza. Spesso hanno anche vinto contro squadre importanti. Ci faranno sicuramente soffrire. Il mio percorso al Chievo è stato importante. Lì ho fatto il calciatore, ho allenato in serie A grazie a loro. Ringrazio Campedelli e Sartori. Sarebbe stato bello chiudere nostro rapporto dopo la seconda salvezza, ma quell’inizio del campionato mi ha condizionato. Lì ho sempre ottenuto risultati importanti».
IL PASSATO: «Al Chievo sono subentrato due volte. La prima volta mi hanno dato fiducia dopo aver allenato solo in B e Lega Pro. Mi hanno chiamato alla sesta giornata e ci siamo salvati a tre giornate dalla fine. La seconda volta anche tra mille difficoltà siamo riusciti a salvarci. Sarebbe stato bello finire così. Hanno sempre avuto stima e fiducia. In quell’anno sono arrivati 16 giocatori nuovi, volevo ringiovanire la rosa, ma è andata male».
PRIMA DA CALCIATORE POI DA ALLENATORE: «Ho lasciato qualcosa da giocatore a Verona e Palermo. Anche se la chiamata dei rosanero è diversa perché ho fatto 60 presenze in A, mentre il Chievo mi chiamò quando non ero maturo. Adesso conosco la categoria, so come ci si salva. Ieri sera allo store ho vissuto qualcosa di straordinario. Questo deve essere il punto di partenza per ritrovare il calore e la passione».
EQUILIBRIO: «Secondo me è importante la fiducia che ci stanno dando i tifosi. Poi c’è la partita, so le qualità del Chievo. Dovremo avere equilibrio, la gara dura 95′. La gara può cambiare anche con un dettaglio. Ho spiegato ai ragazzi come attaccare e come difendere. Equilibrio energia e spinta, ma dobbiamo essere lucidi. La vittoria si conquista sudando secondo per secondo la gara».
FORMAZIONE: «Penso che abbiamo avuto un buon controllo del gioco con la Fiorentina. Abbiamo attaccato bene sulle fasce e abbiamo supportato bene con i centrocampisti. Bisogna dare continuità alla squadra, poi la partita si potrà sviluppare in diversi modi. Quaison ha capacità di seconda punta perché attacca lo spazio. Giocare con Diamanti è diverso, lo svedese allunga la difesa e si inserisce con più insistenza».
CATTIVERIA: «In settimana ho spiegato ai ragazzi il mio metodo di lavoro, ho visto partecipazione e voglia. Rispetto a Firenze dobbiamo essere più attenti ed avere più malizia. Nella prima mezz’ora abbiamo fatto bene. Dopo il gol subito abbiamo un po’ sbandato. Nella partita sembrava più probabile il nostro gol che il loro. Poi al 94′ non abbiamo avuto la malizia necessaria. I calci piazzati possono essere determinanti in una gara».
RECUPERI: «Henrique ha lavorato con la squadra, ha il tutore che non gli permette di correre bena. Bentivegna e Trajkovski sono recuperati, sto pensando di convocare il macedone in panchina».
FAVOLA CHIEVO: «Il Chievo è una realtà consolidata, sa affrontare la serie A. Si sono affidati a giocatori esperti che sanno gestire i momenti. Poi c’è il presidente che ha tantissima passione. È un ambiente piccolo, è stata una favola, ma ormai è una vera e propria realtà. Hanno anche le strutture da A».
CROTONE-PESCARA: «Gli scontri diretti saranno fondamentali anche per noi. Anche in virtù della classifica finale avere gli scontri diretti a favore è importante. Il fatto che giochino oggi non ci condiziona, noi dobbiamo pensare al nostro percorso. Sono discorsi da fare più avanti. Dobbiamo pensare noi a fare punti».
SORRENTINO: «È un grande giocatore, ha una passione straordinaria. Ha grande qualità, quando è venuto qui a gennaio mi fece arrabbiare molto. Io stavo lottando per salvarmi, ma capisco cosa significa ricevere una chiamata del Palermo. Spesso ci scambiamo dei messaggi, affronteremo un portiere difficile da superare. Ma lui avrà lui la pressione dalla piazza, ci ha sempre messo il cuore. Anche la scorsa stagione, lui e i veterani sono stati determinanti».
DIAMANTI: «L’ho visto bene. Ha grandissima qualità. O a partita in corso o in alcune partite potrà essere determinate. Cerca di stimolare tutti i suoi compagni. Cercherò di sfruttarlo».
TIFOSI: «Avvicinare i tifosi è stato il primo passo per vincere la battaglia. Io spero che con il Pescara ci sarà un tifoso in più rispetto a quelli di domani. Domani i tifosi ci daranno fiducia, poi toccherà a noi».
VENTURA: «Sono felice sia venuto qui. Mi ha spiegato gli stage. Ho apprezzato molto che sia venuto ha parlato con tutti. Ha in testa un progetto interessante. È una bella idea. È giusto che le società spingano per migliorare la Nazionale».
GAZZI E JAJALO: «Hanno caratteristiche diversa. Gazzi nell’intercetto è straordinario, Jajalo è più mobile. Insieme a Diamanti, Rispoli ed in generale i vecchi cercano di dare sempre gli stimoli ai più giovani».
SIMIC: «È sempre presente con noi. Ci stiamo conoscendo. Sicuramente sta diventando una risorsa importante per la nostra società».
DIFESA E MERCATO: «Gonzalez possiamo recuperarlo prima di Natale. Stiamo valutando se intervenire. Io sono però concentrato con i ragazzi che ho. Le esigenze che abbiamo sono ben chiare. In sede di mercato si vedrà».