Corini eterno capitano: il Palermo perde, ma qualcosa è cambiato
Ottava sconfitta stagionale consecutiva per il Palermo, ma a dirla tutta questa volta ai rosanero poteva andare meglio. Tornare da Firenze con un punto anziché zero non sarebbe stato di certo uno scandalo ed il fatto che il ko sia arrivato allo scadere lascia tanta amarezza. Se a questo si sommano poi i non tanto presunti torti arbitrali subiti dalla squadra siciliana, ecco che l’amarezza fa coppia con la rabbia.
È giusto sottolineare che la direzione di Giacomelli ha fatto acqua da entrambe le parti, ma se alla Fiorentina manca un gol di Babacar ingiustamente annullato per un inesistente fallo su Posavec sul parziale di 1-0 per i viola, è quanto mai doveroso ricordare l’intervento irregolare di Tomovic su Quaison nei minuti iniziali di gioco. Episodio che, visto alla moviola, era da punire con rosso e calcio di rigore in favore della compagine guidata da Eugenio Corini. Ed a quel punto chissà che partita avremmo raccontato. Il calcio però è anche questo. Gli errori arbitrali sono sempre esistiti e la sensazione, ad oggi, è che purtroppo continueranno ad esistere. Che siano contro o a favore.
È anche per questo che il day after di Fiorentina-Palermo 2-1 non può limitarsi all’analisi dell’operato del signor Giacomelli e dei suoi assistenti. La sfida andata in scena ieri sera al “Franchi” è stata infatti tanto altro. È stata la gara d’esordio del “Genio” Corini sulla panchina del suo amato Palermo. È stata la gara di chi, come Hiljemark e Quaison, è piano piano uscito da un’involuzione che cominciava a far paura. E che dire della magistrale punizione di Jajalo? Un calcio piazzato perfetto, da manuale. Da vedere e rivedere.
Al di là delle prestazioni dei singoli, quel che ha sorpreso di più contro i viola è stato l’aspetto psicologico. La paura è rimasta nello spogliatoio insieme alla tensione. Al loro posto sono scesi in campo coraggio e tranquillità, insieme quel carattere e quella grinta che hanno portato per la seconda volta stagionale a reagire allo svantaggio trovando il pari. Seppur momentaneo.
In soli quattro giorni Eugenio Corini sembra aver trasmesso ai suoi un pizzico di fiducia in se stessi. E se quanto detto loro prima della sfida non è bastato a fare risultato, a fine partita li ha chiamati tutti intorno a sé motivandoli ed incoraggiandoli in vista del prosieguo di una difficile stagione, regalando forse una delle più belle immagini della serata. Sarà pure tornato in veste di allenatore, ma Corini sembra non aver mai tolto quella fascia da capitano.