Coprifuoco alle 23. Green pass, matrimoni, piscine: il governo accelera sulle riaperture. Le ultime

Il ritorno delle feste di nozze, la ripartenza delle piscine al chiuso e un’ora di libertà in più, con il coprifuoco che potrebbe slittare alle undici di sera. L’accelerazione che il premier Mario Draghi ha impresso al turismo e alle riaperture agita i partiti della maggioranza, che fanno a gara per intestarsi la ripresa dei diversi settori economici. Tra mercoledì e venerdì della prossima settimana il presidente del Consiglio prenderà in mano il dossier e riunirà la cabina di regia politica.

Il primo punto da discutere è il coprifuoco.Matteo Salvini vuole cancellarlo prima possibile, mentre l’ala più prudente dell’esecutivo frena e suggerisce di farlo slittare di un’ora. «Noi siamo per le riaperture responsabili e irreversibili e contro le richiusure», ammonisce il segretario del Pd Enrico Letta, per stoppare la «propaganda leghista sul coprifuoco» (copyright Debora Serracchiani). Ma le Regioni hanno fretta, vogliono che i ristoratori possano lavorare anche al chiuso (in anticipo rispetto al via libera del primo giugno) e che gli italiani tornino a bere un caffé al bancone del bar. «Con le riaperture a metà rischiamo di essere cornuti e mazziati», avverte Giovanni Toti.

L’orario del coprifuoco
L’ipotesi più probabile è che il «tutti a casa» scatti alle 23. Il giorno tanto atteso potrebbe essere il 17 maggio, a tre settimane dall’entrata in vigore del decreto 26 aprile. «Verificheremo l’andamento dei contagi a metà maggio, dopo 21 giorni dalle riaperture e in quel momento si vedrà l’impatto che hanno avuto», spiega il ministro della Cultura Dario Franceschini. Il responsabile della Salute, Roberto Speranza, non indica date ma conferma che la tendenza è buona: «Per ora la curva continua a scendere, speriamo che i numeri reggano». Ma Forza Italia incalza e, con il capogruppo Roberto Occhiuto, dice «basta coprifuoco alle 22» per far lavorare le attività economiche.

Matrimoni
Un settore in forte pressing sul governo è quello dei matrimoni e delle cerimonie. Le associazioni di categoria hanno messo a punto i protocolli con tamponi, distanziamento e Covid-manager e la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini spinge per riaprire: «Bisogna fissare una data per il wedding, entro metà giugno». Potrebbe essere il 15 del mese prossimo giugno e fino ad allora Forza Italia e Lega faranno a gara per intestarsi la riapertura. Per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, essendoci la certificazione verde che consente gli spostamenti a chi è vaccinato, ha fatto il tampone o è guarito dal Covid, «non ha senso tener chiuso il settore del wedding e non ha senso tenere chiusi i parchi a tema fino al 1° luglio, si può anticipare tranquillamente».

Piscine
Anche sul destino delle piscine al chiuso la discussione è animata. Nel decreto non se ne parla, quindi restano chiuse come indicato dagli scienziati del Cts. Fino a quando? Non si sa, dipenderà dai dati. Il 1° giugno ripartiranno le palestre, ma «purtroppo le piscine sono state escluse — ricorda la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali — Il governo ha aperto un tavolo tecnico affinché possano riaprire quanto prima e in massima sicurezza». Per Salvini, che ieri ha incontrato una rappresentanza del mondo delle piscine, la data va fissata «non oltre il primo giugno».

Green pass Italia
Il 15 maggio cadrà la quarantena di 5 giorni per chi entra da un Paese Ue. E dalla stessa data partirà il green pass nazionale annunciato da Draghi per attirare i turisti stranieri, che potranno soggiornare in Italia dimostrando di essere stati vaccinati, di aver fatto un tampone (negativo) nelle 48 ore precedenti o di essere guariti dal Covid.