Mathias Olivera, esterno del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, emittente partner del club azzurro.
«Grande prova contro la Juventus: qual è il segreto della ritrovata compattezza? Abbiamo fatto una grande partita contro una grande squadra, e non abbiamo preso gol: è importante, è frutto del lavoro iniziato tre mesi fa e che continuiamo oggi. Duello sudamericano con Nico Gonzalez a Torino: cosa mi sta dando Conte per affrontare avversari così forti? Quando hai un grande allenatore con tanta esperienza in panchina e da giocatore, allora si impara tantissimo, ogni giorno imparo da lui, come tutta la squadra. Stiamo migliorando ogni aspetto, anche perché non ero abituato ad un modulo con la difesa a tre. I calciatori devono adattarsi alle richieste dell’allenatore, ma a me piace giocare con la linea a quattro, anche se aiuto la squadra a prescindere da come ci schieriamo. Posso fare il terzo centrale? Sì, però penso a giocare e ad aiutare la squadra. Napoli-Palermo, la Coppa Italia è un nostro obiettivo? Sì, ora che abbiamo giocato con la Juve, guardiamo al Palermo. Credo che una coppa in più da vincere sia sempre un obiettivo importante. Se mi aspetto di vedere uno stadio gremito? Vogliamo un Maradona pieno e puntiamo a vincere, pensando partita dopo partita. La convivenza con Leonardo Spinazzola? È un grandissimo calciatore, calcia con entrambi i piedi, è fortissimo. Più di tutto, però, è una grande persona. McTominay è impressionante per personalità? Sì, si vede che è forte. Aiuta la squadra: deve continuare così. Com’è vivere a Napoli per un uruguaiano? È un orgoglio, vale anche per la mia famiglia. Il Napoli è simile al Sudamerica, per il clima e la passione. Ogni giorno lo vivo con trasporto. Il Napoli più simile al Nacional o al Penarol? Al Nacional. Edinson Cavani è un idolo? Sì, è un grandissimo giocatore uruguaiano, ha dato tantissimo a tutti noi, per me è una leggenda ed una persona bellissima. Lo preferisco a Suarez? Sono entrambi una leggenda del nostro paese, è impossibile scegliere o paragonarli. Lavoriamo già anche alla gara col Monza? Ora pensiamo a fare bene contro il Palermo, a vincere. Da domenica, poi, penseremo al Monza. Attesa per il mio primo assist stagionale? Sta tardando, speriamo arrivi presto. Penso ad aiutare la squadra, è la cosa più importante. Meglio il mate o il caffè? Il caffè qua è buonissimo, ma il mate è il mate: mi piace tantissimo. Come si prepara? Si compra l’erba adatta, la si mette in acqua calda: è simile al tè, ma per noi è una tradizione che va avanti da tanti anni».