L’ex dirigente del Napoli, Pierpaolo Marino è intervenuto in studio durante la puntata de ‘Il Bello del Calcio” su 11 Televomero, ha parlato dell’inizio di campionato del Napoli e della sfida contro il Palermo in Coppa Italia.
«Non dimentichiamoci che siamo alla quinta di campionato, anche il Napoli è un work in progress: ha cambiato anche tanti uomini. Voi guardate il possesso palla, ma non dice chi prevale nella partita. Analizzavo le statistiche: zero occasioni da gol da una parte e zero dall’altra. Il modulo di Conte non era per fare catenaccio, con una difesa a quattro copri meglio gli spazi difensivi, ma i tre centrocampisti. Cosa ha fatto la Juventus invece? Io per il Napoli ho parlato di Scudetto la settimana scorsa, quando si parlava di Inter travolgente. Napoli e Juventus non hanno deciso di non giocarsela: Vlahovic ha problemi, mentre del Napoli dicevamo delle amnesie difensive, che però non abbiamo visto. I numeri sono un sopporto, ma molto dipende dal calendario: vanno guardati, ma sono solo un supporto per l’analisi. Il Napoli, rispetto alla prima di Verona, è una squadra solida. Ha presentato McTominay, che sembrava giocasse da tre anni nel Napoli, dando un contributo eccezionale anche nelle percussioni. Io dico che la partita con la Juve è un’ottima base per lavorare. Conte la deve esaminare, nell’analisi che faremo sulla partita di Lukaku. Ad esempio è vero che lui sarà l’uomo che trascinerà Napoli, mi auguro non solo in questa stagione, ma anche nelle prossime».
«Le prossime partite sono fondamentali per mettere fieno in cascina, ma gli avversari sono in forma. L’Empoli, ad esempio, ha vinto a Roma. Palermo? Diventa fondamentale la Coppa Italia, la sfida ai rosanero dà la possibilità agli altri di giocare. E se la squadra di seconde linee fa bene, entra in fiducia. Conte rispecchia il lavoro della settimana. Io sono convinto che Raspadori lo stia facendo arrabbiare da questo punto di vista».