Contro l’Inter il Palermo parte sconfitto e con la testa al futuro, ma il calendario non sorride!

Nella notte di ieri allo stadio “San Siro” di Milano, il Palermo era chiamato all’impresa contro l’Inter, soprattutto dopo le vittorie di Genoa e Frosinone. Ma così non è stato e la compagine guidata da Roberto Mancini si è imposta, senza nemmeno troppi sforzi, su una squadra che ha mostrato i suoi evidenti limiti con il passare dei minuti. Ma a mente fredda una cosa rimane sicura: anche se qualche punto avrebbe fatto molto comodo, non era questa la partita da vincere in ottica salvezza.

Certo è che qualcosa in più ci si poteva aspettare alla vigilia dalla squadra guidata da Beppe Iachini. Il tecnico ascolano ha schierato il solito 3-5-2 a stampo difensivo, che ha visto il rientro di capitan Sorrentino dopo una lunga assenza e di Rispoli, inserito a sorpresa al posto di Morganella sulla fascia destra. Ma gli episodi non sono stati nemmeno questa volta a favore dei rosanero: così dopo appena undici minuti di studio, al primo cambio di passo Ljajic è riuscito a battere l’estremo difensore con un diagonale a fin di palo, approfittando di una marcatura rivedibile, per non dire inesistente, del duo Maresca-Andelkovic. Ed al secondo affondo, dopo una reazione pacata dei rosa, l’Inter ha trovato la seconda rete, questa volta con il capocannoniere dello scorso campionato Mauro Icardi. L’argentino ha sfruttato alla perfezione un cross di Palacio anticipando la chiusura approssimativa di Gonzalez, apparso ancora una volta sottotono. Affidandosi all’unica azione degna di nota, il Palermo è però riuscito a chiudere il primo tempo in svantaggio di una sola rete, grazie al gol del “Mudo” Vazquez su assist di Rispoli. Nella seconda frazione di gioco nel migliore momento dei rosa ci ha pensato Perisic, al 54′, a chiudere i conti, sfruttando una palla persa ingenuamente da Hiljemark in attacco e approfittando dello spazio lasciatogli libero dallo stesso svedese, mancato in copertura. Succede poco e nulla nei minuti finali, se non qualche occasione non sfruttata dai nerazzurri ed una divorata da Djurdjevic, che ha preso il posto di un Gilardino sempre più abbandonato al suo destino.

Segnali dunque non confortanti, soprattutto dopo i buoni passi in avanti fatti contro il Bologna nella sfida interna al “Renzo Barbera”. Ma adesso bisogna guardarsi intorno e cominciare a preoccuparsi: la classifica dice che il Palermo è a quota 27 punti, ad una sola lunghezza da un Frosinone in splendida forma ed a quattro punti dal Carpi. Per di più la prossima giornata potrebbe segnare l’approdo definitivo in zona retrocessione dato che i rosanero ospiteranno il Napoli, mentre Carpi e Frosinone si fronteggeranno in uno scontro diretto. Solamente in caso di vittoria della formazione guidata da Castori, il Palermo potrebbe resistere al diciasettesimo posto solitario, anche in caso di sconfitta casalinga.

Comunque vada il prossimo turno, il vero campionato del Palermo comincerà con le sfide successive, nelle quali bisognerà ottenere quanti più punti possibili: il calendario prevede in ordine Empoli, Chievo e Lazio. La salvezza è sempre più a rischio, ma le possibilità sono ancora tante e a portata di mano. Bisognerà dunque affidarsi pienamente a Iachini e sperare in un miracolo calcistico che sulla carta, alla fine, non è poi così impossibile.