Contro la Juve Stabia con il 4-2-3-1. Baldini al suo Palermo: «Servirà coraggio»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi tra Palermo e Juve Stabia attraverso le parole di Baldini.
Coraggio e autostima. Insiste su questi tasti Baldini, convinto che per superare il momento di difficoltà non serve stravolgere la squadra, ma continuare sulla strada tracciata. Contro la Juve Stabia sarà ancora 4-2-3-1 benché non mancheranno le novità rispetto alla trasferta di Campobasso, soprattutto per via delle defezioni in difesa di Buttaro, Doda e Marconi. La coppia di centrali con ogni probabilità sarà composta dal rientrante Lancini e da Perrotta. Sulle fasce ci saranno Accardi e Giron. In mezzo al campo Damiani e De Rose, mentre dietro a Brunori dovrebbero agire Valente e Floriano, con Luperini trequartista incursore. Felici e Silipo, dunque, dovrebbero andare in panchina, così come Soleri.
Pelagotti Chi invece si aspettava l’esclusione di Pelagotti a vantaggio di Massolo, rimarrà deluso. In porta ci sarà ancora l’ex Empoli. Baldini lo ha deciso addirittura ad inizio settimana: «Giocherà Pelagotti – ha spiegato – perché non è giusto attribuire tutte le responsabilità ad un singolo giocatore. E poi perché non scaricherei mai un ragazzo che sta attraversando un momento di difficoltà. Ritengo che un errore lo possa commettere anche Massolo e se dovesse succedere mi ritroverei con 2 portieri psicologicamente in difficoltà, anziché uno solo. Massolo è tenuto in grande considerazione, lui lo sa, e come tutti avrà le sue chance. Io devo però cercare di gestire al meglio la rosa, sforzandomi di trovare la soluzione più giusta per il bene della squadra. E sono convintissimo che la scelta più giusta, sia dal punto di vista tecnico che umano, sia quella di dare fiducia a Pelagotti».
Palleggio Baldini in settimana ha lavorato molto su un aspetto che, dal punto di vista tattico, potrebbe far compiere il salto di qualità alla squadra, il palleggio: «La nostra crescita dipende molto dalla capacità di palleggiare in mezzo al campo – ha sottolineato – Dobbiamo imparare a gestire il pallone senza frenesia, farlo girare con passaggi facili, ed evitare le continue verticalizzazioni che ci costringono ad andare subito in pressing quando il pallone viene conquistato dagli avversari, perché questo significa sprecare molte energie. È fondamentale agire coi tempi giusti: bisogna giocare con coraggio, senza paura di sbagliare. Il pressing è importante per riconquistare palla nella metà campo avversaria, ma dobbiamo saper leggere le situazioni in modo corretto, valutando tempi e spazi, altrimenti rischieremo sempre di farci prendere d’infilata».
Ripartenze Baldini non si aspetta una Juve Stabia che verrà a giocarsela a viso aperto, e per questo ha messo in guardia i suoi, anche e soprattutto dalla velocità dell’ex di turno, Bentivegna, giocatore che il tecnico ha avuto a Carrara: «Cercheranno di sorprenderci con lanci lunghi a scavalcare il centrocampo – ha detto Baldini – così da aggredire lo spazio alle nostre spalle. Lo sappiamo e faremo in modo che ciò non accada. Bentivegna è un giocatore fantastico, con me alla Carrarese ha fatto spesso la differenza. Ha ottenuto meno di ciò che avrebbe meritato: se avessi potuto lo avrei portato volentieri a Palermo. Dovremo stare attenti perché ha qualità importanti e potrebbe darci qualche dispiacere. Gli auguro tutto il bene possibile, ma dalla prossima partita».