Contratto in scadenza: ma la priorità di Nicola Valente è il Palermo

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul futuro di Valente, in scadenza di contratto.

In stand-by, con il contratto in scadenza, ma la priorità di Nicola Valente è il Palermo. L’attaccante rosanero sta trascorrendo qualche giorno a casa, in vacanza, con la moglie Desirèe e la figlioletta Stella, che ha appena ricevuto il battesimo. Il tutto in attesa di ricevere una chiamata. Quella giusta. Già, perché essendo quasi svincolato, il suo agente di chiamate ne ha ricevute parecchie.

Prendere uno come Valente a parametro zero sarebbe un affarone. Ma il numero 30 rosanero attende quella del Palermo. Dopo i festeggiamenti, le parti si sono ripromesse di riaggiornarsi più avanti, non appena la situazione societaria del club sarà ben definita. Solo allora ci si siederà al tavolo per ragionare i dettagli del rinnovo, ma la strada appare segnata.

Chance Valente non è l’unico giocatore in scadenza di contratto tra quelli che hanno appena ricondotto il Palermo in Serie B, anzi la lista è lunga: da Accardi a Floriano, passando per Pelagotti, Lancini, Marconi e Odjer. Valente però è quello che ha maggiori chance di rimanere: perché Baldini lo vuole ancora con sé e perché Valente vuole restare a Palermo. Insomma, se è vero che serve prima di tutto la volontà, il matrimonio Valente e il Palermo è destinato a proseguire. C’è solo da discutere la parte economica e la durata del nuovo contratto, che non sono dettagli di poco conto, ma neppure ostacoli insormontabili. Il desiderio, a 30 anni suonati, di misurarsi con un campionato che finora non lo ha mai visto protagonista, è fortissimo, soprattutto in una piazza ambiziosa e affascinante come Palermo, con una tifoseria che lo adora e con un allenatore che stravede per lui.

Pupillo Baldini e Valente a Palermo si sono ritrovati, ma avevano già lavorato assieme, a Carrara, e sempre con ottimi risultati. In rosanero però hanno raggiunto il climax. Baldini, al suo arrivo a dicembre, ha puntato forte su Valente perché il rapporto che si era instaurato in Toscana tra i due era solido e basato su quei valori umani che stanno tanto a cuore al tecnico rosanero. Ritrovare Valente sotto Monte Pellegrino è stata una fortuna per Baldini e lo stesso dicasi per Valente che con il suo vecchio mentore è tornato a essere un giocatore decisivo. I numeri sono lo specchio più fedele: quest’anno 7 gol e 11 assist in campionato, tra regular season e playoff. Ben 5 di queste reti però, sono arrivate nel girone di ritorno quando Baldini ha preso il posto di Filippi in panchina; e degli 11 assist, addirittura 8 sono Valente li ha confezionati nella seconda parte della stagione, 4 dei quali nel corso dei playoff. I protagonisti degli spareggi sono stati Brunori e Floriano da un lato (4 gol a testa) e Massolo dall’altro (2 rigori parati), ma Valente non si può dire che sia stato a guardare.

Jolly Che Palermo nascerà dopo il passaggio di proprietà al City Football Group è tutto da vedere, ma quasi certamente sarà un Palermo che potrà contare ancora sulle sgroppate di Valente. L’ex Carrarese da Baldini è stato impiegato in avanti, da esterno alto, quasi sempre a destra, ma nelle 2 stagioni trascorse in rosanero ha occupato più ruoli: con Boscaglia partiva spesso da sinistra; con Filippi ha giocato da esterno di centrocampo, chiamato a difendere e attaccare: un compito sfiancante che però Valente ha svolto con generosità riuscendo anche a farsi apprezzare. L’arrivo di Baldini lo ha riportato in attacco, ma al servizio di Brunori, e lui ha fatto in pieno il suo dovere regalando al centravanti italo-brasiliano assist su assist. Quello più importante però, lo ha servito a Floriano, a Padova, in finale.