Conte verso la revoca ad Autostrade: “Se crollasse un altro ponte, dovremmo anche pagarli. Non mi faccio prendere in giro dai Benetton”
Ecco qui di seguito le parole del premier Giuseppe Conte sulla trattativa per la concessione ad Autostrade per l’Italia, rilasciate al “Fatto quotidiano”.
“Sarebbe davvero paradossale se lo Stato entrasse in società con i Benetton per le gravi responsabilità accumulate dal management scelto e sostenuto dai Benetton nel corso degli anni fino al crollo del Morandi e anche dopo. I Benetton non prendono in giro il presidente del Consiglio – aggiunge – ma i famigliari delle vittime del ponte Morandi e tutti gli italiani”. Sul Ponte Morandi: “una immane catastrofe in buona parte imputata ad Aspi a interventi di manutenzione – aggiunge Conte – che comunque il concessionario ha già l’obbligo di realizzare”. Infine , il premier si esprime in merito ai termini della concessione di cui gode Autostrade da anni: “Se crollasse un altro ponte – dice ancora Conte – non potremmo sciogliere la convenzione e, se mai lo facessimo, dovremmo rifondere ad Aspi con 10 miliardi di euro, e solo per l’avviamento. Quando ho letto la proposta ho pensato a uno scherzo”.