Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un intervento sul quotidiano Avvenire, ha ringraziato i credenti per lo spirito con cui si stanno accingendo ad affrontare una Pasqua decisamente insolita, “che rimarrà scolpita per sempre nelle nostre vite”. “Proprio nel momento nel quale le misure di distanziamento sociale ci allontanano fisicamente l’uno dall’altro, sperimentiamo nella misure più intensa, la dimensione della comunione, nella consapevolezza – come ha ricordato il Papa – di trovarci tutti sulla stessa barca” scrive il premier. “La Chiesa italiana – scrive ancora Conte – ha accompagnato in queste ultime settimane con la sua presenza concreta nel territorio la sofferenza del nostro popolo contribuendo – con molte iniziative – a sostenere soprattutto i più deboli, le famiglie in situazione di povertà e necessità”. Conte esprime la sua gratitudine alla Chiesa soprattutto “per aver compreso la dolorosa decisione di celebrare sine populo le liturgie, nella consapevolezza dei ben supremi coinvolti in questo difficile passaggio della nostra storia nazionale”. Si tratta, ha aggiunto ” di un gesto di responsabilità verso l’intero Paese, di rispetto per chi affronta ogni giorno – i prima linea – l’emergenza”. Il Presidente del Consiglio ha quindi ringraziato “il Terzo settore”, il mondo del volontariato, dell’associazionismo di base che “ha mostrato coerenza con la sua missione”. E ha mostrato il suo “grande interesse” per l’invito a una simbiosi generazionale. “in cui l’operosa mobilitazione dei più giovani tende a ripagare i sacrifici di chi li ha preceduti”.