Conte: “Aspettiamo a valutare il Mes, alla fine vedremo se conviene all’Italia”

Il presidente del Consiglio invita la maggioranza a “non logorarsi in un dibattito astratto” sulla convenienza del Mes e sulla presenza o meno delle condizionalità per accedervi. E lancia quello che ambisce ad essere il punto di caduta per le forze giallorosse. “Se vi saranno condizionalità o meno lo giudicheremo alla fine”. E “solo allora potremo valutare se questa nuova linea di credito pone condizioni, quali condizioni pone, e solo allora potremo discutere se quel regolamento è conforme al nostro interesse nazionale. E questa discussione dovrà avvenire in modo pubblico e trasparente, dinanzi al Parlamento, al quale spetterà l’ultima parola”.

Un’apertura, certamente. Ma anche un modo per rassicurare il Movimento, convinto che esistano condizionalità e vincoli del passato: soltanto se non ci saranno, sostiene il premier, l’Italia potrebbe decidere di accedervi perché considera vantaggioso il Fondo Salva Stati. Per adesso, comunque, si batterà in Europa per ottenere gli eurobond, la risposta considerata più soddisfacente e necessaria per il momento straordinario che vive il Paese e l’Europa.

“Io, e qui parlo da Premier e da avvocato, prima di dire se un finanziamento conviene o meno al mio Paese voglio prima battermi perché non abbia, in linea di principio, condizioni vessatorie di alcun tipo. Dopodiché voglio leggere e studiare con attenzione il regolamento contrattuale che condiziona l’erogazione delle somme. Solo allora mi sentirò sicuro di poter esprimere, agli occhi del Paese, una valutazione compiuta e avveduta”.