L’edizione odierna de “Il Fatto Quotidiano” riporta le dichiarazioni del premier Conte: «Si conferma il senso di responsabilità dei cittadini, la grande attenzione al rispetto delle regole. E questo mi fa ben sperare sul fatto che la curva dell’epidemia resti sotto controllo. Per spostarsi tra regioni bisognerà aspettare. Idem per la riapertura del commercio al dettaglio, prevista per il 18 maggio: non si possono fare previsioni. Non mi aspetto un particolare aumento dei contagi, perché ormai si è diffusa fra i cittadini un’educazione generale alla convivenza col virus. Anche se ci sono settori che non possiamo controllare del tutto, come gli ambiti familiari. Lo stesso il ritorno in fabbrica, nonostante i protocolli rigorosi, potrebbe far risalire la curva. Regioni? Siamo in condizione di studiare un’eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche. Anche per cinema e teatri? In presenza di un protocollo di sicurezza per spazi, ambienti e attività, si potrà decidere di anticipare le aperture di centri estetici, parrucchieri, ma anche teatri. Il ministro Boccia non esclude le elezioni regionali a luglio-agosto? La palla è al Parlamento. Come Consiglio dei ministri lo avevamo escluso perché ci pareva prematuro, ma se il Parlamento dovesse valutare, alla luce dei dati attuali, la possibilità, io non mi opporrei. Congiunti? Se avessimo optato per una formula più estensiva,avremmo consentito un più ampio scambio di visite e incontri, e sarebbe stato impossibile tenere sotto controllo la curva del contagio nelle relazioni personali. Zaia? Abbiamo un buon rapporto, di correttezza istituzionale. Ma mi tengo stretto questo governo. L’esperienza con la Lega l’ho già vissuta. Basta così, grazie. La Bbc ha posto Salvini sul podio dei leader più inclini a diffondere fake news. Cosa non si fa per essere citati dalla Bbc… Recovery fund? C’è un’istanza più ambiziosa di Italia, Spagna, Francia. E una traduzione più ‘frugale ’dei Paesi del Nord. Continueremo a batterci perché prevalga l’ipotesi più ambiziosa. Caso Bonafede-Di Matteo? Due anni fa Bonafede mi informò entusiasta della sua intenzione di coinvolgere Di Matteo, lo immaginava accanto a sé come il ‘nuovo Falcone’. Non ho assistito ai colloqui, ma l’idea di Bonafede condizionato o succube di pressioni mafiose è assolutamente irrealistica. Vacanze? Confido che l’epidemia sarà sempre più sotto controllo e potremo andare in vacanza. Magari con più cautele di prima, ma al mare, in montagna, in collina ci andremo. Sarebbe bello, per aiutare il settore duramente colpito del turismo,che tutti gli italiani passassero le ferie in Italia».