L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su quanto accaduto in Conference League nel corso di Sivassport-Fiorentina.
Una nottata da dimenticare il più in fretta possibile per Alessandro Bianco, una serata da censurare (e condannare) con altrettanta rapidità e fermezza da parte del Sivasspor e della Uefa. Quanto avvenuto al minuto numero 90 della sfida tra i turchi e la Fiorentina è stato infatti un episodio così grave che raramente ha avuto precedenti in una competizione europea. E ad avere la peggio è stato proprio il centrocampista viola, che entrato all’83’ al posto di Amrabat ha avuto appena il tempo di toccare un paio di palloni prima di prendersi un pugno in pieno volto in seguito all’invasione di campo di due tifosi di casa che avevano intenzione di guastare la festa della squadra di Italiano, ormai lanciata verso i quarti di finale di Conference League: cose turche.
IMMOTIVATO. Il risultato? Rottura del setto nasale e, soprattutto, un’enorme rabbia e senso di impotenza che il giocatore ha sfogato negli spogliatoi con i compagni e al telefono con la fidanzata e il padre (prima di denunciare l’aggressore per vie legali e di postare sui social una foto col naso tumefatto). È capitato tutto in una manciata di secondi e – complici le disposizioni Uefa che prevedono che non vengano riproposte sui monitor delle tv detentrici dei diritti invasioni o episodi di violenza – nessuno (se non chi era allo stadio) ha potuto vedere quanto accaduto.
L’AGGRESSIONE. A ridosso dei minuti di recupero, due sostenitori del Sivasspor seduti nella parte della tribuna più vicina al campo hanno fatto irruzione sul terreno di gioco. Ma se un supporter ha scelto di tentare la fuga dalla parte opposta, per evitare il placcaggio della sicurezza, l’altro se l’è invece presa immotivatamente con Bianco, assestandogli un cazzotto sul naso e provocandone la rottura.
ORA L’UEFA. Immediata la reazione della panchina viola (Italiano è schizzato in campo per richiamare l’attenzione dell’arbitro) che ha denunciato il tutto alla Uefa, la quale nelle prossime ore aprirà un’inchiesta sull’accaduto sulla base del referto arbitrale: il Sivasspor rischia non solo una lunga squalifica del campo in caso di future partecipazioni a tornei internazionali ma anche pesanti sanzioni, visto che oltretutto, al fischio finale, da parte di altri sostenitori sono stati lanciati oggetti fra cui alcune aste. Inevitabile l’intervento della polizia, che ha protetto anche l’uscita dal campo dei giocatori viola al termine della partita. Il dg Joe Barone nel frattempo ha già sollecitato l’intervento di Ceferin e dell’Eca per stigmatizzare l’episodio.
LE CONDANNE. Sull’accaduto, oltre a Rocco Commisso (che nel post gara ha manifestato vicinanza a Bianco), si è espresso senza mezzi termini Vincenzo Italiano: «Il pugno dato ad Alessandro è stata una roba vergognosa. Ha il naso rotto, non se lo aspettava proprio. Questo gesto ha rovinato davvero una serata di festa, per noi e per il pubblico sugli spalti». Anche il tecnico del Sivasspor Riza Calimbay ha condannato con fermezza il gesto del tifoso turco: «Siamo tristi per il brutto episodio sul finale di gara: non era mai successa una cosa del genere a Sivas»