Baldini il motivatore: «Palermo, dai tutto»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi tra Palermo e Fidelis Andria e lo fa attraverso le parole di Baldini.

Alza l’asticella, Silvio Baldini. Contro la Fidelis Andria vuole un’altra vittoria, la terza consecutiva, ma non solo quella. Il tecnico rosanero ha ben chiaro che per riuscire nell’impresa di riportare il Palermo in Serie B deve provare a convogliare tutte le energie possibili: squadra, tifosi e società. Tutto l’ambiente deve entrare in simbiosi, diventare un corpo unico: «Contro l’Andria spero che il Palermo giochi una grande partita – ha detto Baldini –. Ci sarà più pubblico allo stadio, dobbiamo giocare bene per la gente, per far sentire orgogliosi i nostri tifosi, per guadagnarci il loro affetto e il loro sostegno. Per fare l’impresa serve una magia, e per creare questa magia è imprescindibile lo stadio pieno. Dipende solo da noi».

Insidie Il tecnico rosanero conosce l’arte della motivazione. La partita di oggi pomeriggio nasconde una sola insidia: la sottovalutazione dell’avversario, penultimo in classifica, tecnicamente molto inferiore al Palermo, che ha il secondo peggiore attacco del campionato (24 gol fatti), che nelle ultime 15 giornate ha vinto una sola volta: «Per noi è una partita molto importante – ha aggiunto Baldini – che deve dare continuità alla vittoria di Avellino: i ragazzi stanno bene, sono concentrati, sono sicuro che chiunque giocherà farà la sua parte. Ci siamo allenati con intensità e ho chiesto loro di lavorare come se ad Avellino avessimo perso e ora siamo chiamati a riscattarci davanti ai nostri tifosi, che saranno più del solito. Dobbiamo dimostrare a loro innanzitutto, chi siamo e cosa vogliamo». Dal punto di vista tattico, sarà una partita simile a quella della scorsa settimana contro la Vibonese, con l’Andria che cercherà di prendere d’infilata il Palermo: «La frenesia non deve esistere – ha detto ancora il tecnico toscano – ma bisogna essere aggressivi e feroci per rendere sterili le loro iniziative. L’Andria è una formazione con una identità ben precisa. Come ogni squadra che viene ad affrontarci al Barbera, cercherà soprattutto il lancio lungo e la spizzata dell’attaccante per gli inserimenti degli esterni o delle mezzali, e noi non dobbiamo farci trovare impreparati».

Difesa “nuova” In formazione ci saranno diverse novità rispetto alla trasferta di Avellino, soprattutto in difesa, dove la linea a 4 sarà rivoluzionata. Accardi e Crivello giocheranno sulle fasce, la coppia Somma-Perrotta in mezzo. A centrocampo, in assenza di De Rose (squalificato), la coppia di mediani dovrebbe essere formata da Dall’Oglio e Damiani. In avanti, il trio Valente-Luperini-Floriano alle spalle di Brunori, con Soleri che tornerà a sedere inizialmente in panchina. In porta ancora Massolo: «Sono orientato a confermarlo – ha ammesso Baldini alla vigilia – perché ad Avellino si è disimpegnato bene: ha fatto due interventi importanti, su una punizione e poi su tiro da fuori molto insidioso. È un ragazzo con grandi mezzi, deve giocare per potersi esprimere, fermo restando che Pelagotti gode della mia stima e della mia fiducia. Per quanto riguarda Soleri, contro l’Andria partirà dalla panchina. Per il tipo di partita che ci aspetta, preferisco così: è uno che entra e spacca la partita, quindi penso ci possa tornare più utile a gara in corso che dall’inizio».