Anche se un po’ in ritardo rispetto alle altre squadre, il Palermo Primavera ha iniziato la sua stagione. Una storia che si ripete da qualche anno e che, anche questa volta, si rifà viva nuovamente. Dopo la vittoria per 4-1 contro il Latina arriva uno strettissimo 1-1 contro la Roma, capolista del Girone C con 20 punti in classifica. Una distanza di tredici lunghezze tra i giallorossi ed i rosanero (che devono recuperare la gara rinviata contro il Crotone) che sabato scorso non si è completamente avvertita.
Tuttavia è arrivato soltanto un pareggio, che vale comunque un punto prezioso contro la prima della classe, fermata in precedenza soltanto dall’Avellino in campionato (0-0). La partita da capitan Pirrello e compagni è stata giocata fin dal fischio d’inizio con la giusta mentalità, con la voglia di giocarsela a prescindere dalla caratura dell’avversario e dinanzi ad un “Comunale” gremito per l’occasione. Con cuore, grinta e spirito di sacrificio i rosanero hanno messo sotto la Roma, forse superiore tecnicamente soprattutto a centrocampo ma mai pericolosa dalle parti di Marson. La rete dei capitolini, infatti, giunge nell’unica vera azione della partita, dove lo stesso estremo difensore classe ’98 era comunque riuscito a superarsi su Bordin, poi abile a servire Tumminello per l’appoggio a porta spalancata. Per il resto solo il Palermo, pericoloso soprattutto sulle corsie laterali e solido in difesa nonostante la rete subita.
Guarda caso, la prima vittoria in campionato e l’importante pari ottenuto due giorni fa, arrivano con il nuovo 3-5-2 che mister Bosi ha disegnato da qualche settimana. Un cambio di modulo nato per necessità ed emergenza a causa delle tante squalifiche e che oggi, d’un tratto, sembra essere diventato l’arma in più di questa formazione. Tafa e Maddaloni hanno sfruttato nel migliore dei modi lo spazio concessogli nelle ultime uscite ed ora, con prepotenza, sono protagonisti del reparto difensivo. I due classe ’98, che bene avevano figurato lo scorso anno negli Allievi, adesso diventano tasselli quasi inamovibili dell’undici titolare. Allo stesso tempo, Grillo sembra rinato sulla fascia destra, nel nuovo ruolo che il tecnico gli ha cucito addosso e nel quale sembra trovarsi a meraviglia. Contro la Roma Paolo è una furia, un incubo per i difensori. E a dimostrazione che le corsie laterali siano diventate il punto di forza di questa squadra, il gol del pari arriva proprio per mano di Pezzella, padrone dell’altra fascia e dal ritiro precampionato ormai nel giro della prima squadra. E’ comunque merito di tutti, dei “veterani” presenti in ogni reparto, da Pirrello a Toscano per passare al brasiliano Cassini, al lavoro sporco e sempre efficace di Costantino sulla mediana, per poi finire all’astuzia tattica di Ferchichi, collante tra il centrocampo e l’attacco, e il ritrovato stato di forma di Bonfiglio, a tratti imprendibile.
La strada intrapresa è quella giusta. La classifica, ad oggi, è ancora deficitaria ma è allo stesso tempo corta: la zona play off in fondo non è poi così distante. Continuiamo con questo atteggiamento, i risultati arriveranno.