Osian Roberts, tecnico del Como, ha parlato in conferenza stampa del prossimo impegno dei Lariani contro il Brescia.
Di seguito le sue parole:
«Già all’andata fu una gara difficile, l’abbiamo rianalizzata e sappiamo che non sarà semplice nemmeno venerdì. Dobbiamo concentrarci sul nostro gioco, in fase di possesso e di non possesso. Dobbiamo avere consistenza nel risultato per stare ad alti livelli, soprattutto in casa dove vogliamo regalare una vittoria al nostro pubblico. Il mercato è stato ambizioso, per migliorare ed è giusto fin da subito mettere a disposizione questo capitale quindi ho fatto subito giocare sia Goldaniga che Strefezza. Il modo migliore per migliorare è creare competizione in allenamento, con i doppioni in ogni ruolo. La rosa ampia serve perché i giocatori, nel corso della stagione attraversano momenti di “down” poi ci sono infortuni e squalifiche quindi bisogna avere sempre pronte delle alternative. Abildgaard sta molto meglio, dovremmo riuscire a convocarlo. Cutrone è in via di miglioramento, ma non è ancora pronto. Idem Konè, sul quale bisogna prestare cautela vista l’operazione all’ernia inguinale».
«C’è stata una bella reazione dopo la sconfitta contro l’Ascoli, è andato bene l’inserimento dei nuovi nonostante fossero con noi da poco. Abbiamo fatto cambi in tutti i reparti: Ioannou, Goldaniga, Baselli e Strefezza, ma ho visto una squadra compatta. Potevamo chiuderla prima, finalizzare meglio, nel finale ci siamo comunque difesi bene. E’ difficile dominare per 90′. Comunque anche nel secondo tempo, pur senza brillare, abbiamo avuto per alcuni tratti il controllo della situazione. Sono contento di Baselli, professionista top ed esempio per i più giovani per come si deve reagire dopo tanta panchina. Voglio avere il mal di testa quando decido la formazione: significa che i ragazzi mi hanno messo in difficoltà. Strefezza è stato un grande acquisto, la sua qualità tecnica è palese. E’ divertente da allenare e si divertono anche i compagni ad allenarsi con lui, è un gran lavoratore, gioca di squadra, non è un accentratore: anche quando non ha la palla si dà da fare. Sabato era stanco, era da tanto che non giocava 90′ ma ha recuperato bene. Andiamo avanti con i tre trequartisti alla volta: Strefezza, Da Cunha e Verdi sono intercambiabili, sono dei creativi a cui va data la libertà, pur avendo anche precise mansioni tattiche. A volte giocheremo in modo diverso: con due o tre punte, a volte più con gli esterni, a volte con i tre trequartisti. Abbiamo tante soluzioni a disposizione. Anche Gioacchini e Fumagalli: il primo non è al meglio per adesso e come ruolo lo vedo dietro le punte, il secondo è un attaccante nato, ha fame di emergere e di segnare, si vede anche in allenamento»