Un’altra beffa nel recupero: disastro di Marconi, il Palermo si prende solo un punto

Un altro pareggio che lascia l’amaro in bocca. Dopo il 3-3 di Parma, il Palermo replica lo stesso risultato sul campo del Como, perdendo due punti preziosi nella corsa alle zone alte della classifica.

Inevitabile partire dalla fine, dalla colossale ingenuità di Marconi che, da ammonito, rifila un colpo all’avversario. Un pugno leggero ma non passato inosservato al Var che conferma l’espulsione per il difensore rosanero e il conseguente calcio di rigore per il Como. La squadra di Eugenio Corini subisce il gol del definitivo 3-3 e rimane anche in 10 uomini. E’ inevitabile scaricare le colpe su Marconi che avrebbe dovuto gestire diversamente quel momento. Da un giocatore della sua esperienza non è accettabile una leggerezza di questo tipo che di fatto non permette al Palermo di tornare in Sicilia con i 3 punti. La partita del Sinigaglia, però, ha avuto più partite al suo interno, almeno tre.

Primo tempo in controllo, secondo tempo ricco di colpi di scena: Marconi compromette la vittoria del Palermo

Il primo tempo è stato piuttosto lineare, con un predominio territoriale del Palermo che ha imposto il possesso, dettando i ritmi della partita. Diverse occasioni pericolose nei primi 15 minuti, coronate dal ritorno al gol di Federico Di Francesco che non trovava la rete dal suo esordio con la maglia rosanero del 2 settembre.

Da sottolineare l’assist sublime di Gomes che pesca l’ex Lecce con una palla in verticale perfetta per precisione e tempi.  Dopo una prima frazione di gara controllata dal Palermo, in cui è da segnalare anche la traversa di Insigne, la ripresa ha assunto contorni completamente diversi. Dopo appena 30 secondi dal rientro in campo, la testata di Cutrona ha riportato in carreggiata il Como ma in quella circostanza è evidente l’errore di reparto e l’errore di marcatura da parte di Marconi.

La fragilità mentale che contraddistingue in negativo la squadra di Eugenio Corini è tornata a manifestarsi puntuale, portando al sorpasso del Como col Gabrielloni. Un gol che arriva da un altro errore difensivo, in primis di Aurelio e poi di Nedelcearu, in ritardo nella chiusura. La risposta dei rosanero, però, è arrivata forte e chiara, in un momento in cui la gara sembrava poter scivolare via. Ci ha pensato ancora una volta Jacopo Segre a riaccendere i cuori rosanero, con il quarto gol del suo campionato, il terzo consecutivo. Poi, sulla pennellata di Stulac la zuccata di Graves ha completato la rimonta, riportando il Palermo in vantaggio. Poteva essere il gol della vittoria, prima che Marconi perdesse la testa, facendo nuovamente sprofondare i rosanero. Restano i tanti aspetti positivi: dal gol ritrovato di Di Francesco, al primo gol in rosanero di Graves, all’ennesima conferma di Segre. Certamente, però, i blackout difensivi iniziano ad essere preoccupanti. L’ultimo clean sheet dei rosanero risale all’8 novembre contro il Brescia. Nelle ultime 6 giornate il Palermo ha subito sempre gol, ben 12. Troppi per una squadra che ambisce a un anno da protagonista.

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Cristiano Simeti