Como, Ludi: «Abbiamo tre punte molto forti che possono avere impatto sostanziale»

Intervenuto a “Como Tv” il direttore generale del Como Carlalberto Ludi ha parlato del mercato estivo, ma non solo.

Ecco le sue parole:

«Simone Verdi, al netto della difficoltà della negoziazione, non escludo che 3 o 4 volte all’interno di quel periodo pensavamo di non riuscirci, perché all’inizio c’era la volontà del giocatore, poi non c’era più la volontà del giocatore ma legittimamente perché di fatto ha contribuito a salvare due squadre in Serie A, ambiva a stare in quella categoria; poi si era messo di mezzo il Torino; poi dopo abbiamo riaperto col Toro ma sembrava che Juric lo volesse tenere… Noi avevamo dato una deadline, senza comunicarla, proprio in ottica di programmazione, e la sera di ferragosto, che per me era il giorno limite, è arrivata la telefonata che ci diceva: ‘Simone è on board’, capiamo di trovare i numeri col Toro, poi dopo da lì siamo riusciti. Noi abbiamo tre punte molto forti, tre giocatori che conoscono la categoria, conoscono il contesto e possono avere impatto in maniera sostanziale, supportati dal resto della squadra: Alberti Cerri, Patrick Cutrone e Alessandro Gabrielloni. Noi oggi intendiamo Gabrielloni come un attaccante forte in Serie B, lo dico con grandissimo orgoglio perché ci abbiamo creduto tutti gli anni; e abbiamo completato l’attacco con un altro giocatore molto forte, perché Marlon Mustapha, al netto di non avere ancora eccellenze realizzative, o meglio non è ancora sbocciato sotto questo punto di vista, è un attaccante che ci completa: ha grande attacco della profondità, transizione, è umile, lavora duro. Siamo estremamente soddisfatti del nostro pacchetto avanzato. Baselli? L’anno scorso, tra virgolette, lo abbiamo aspettato, ma io ho apprezzato tantissimo la sua volontà di esserci fino alla fine, o meglio, fino a quando aveva senso esserci, pur avendo un problema alla caviglia. Gli abbiamo dato il tempo di recuperare e adesso è sul campo dal 4 di luglio, non ha mai saltato un allenamento, con grande determinazione. E questa per me è già la vittoria più importante. Un ragazzo serio, ambizioso, che non vuole mai perdere, un ragazzo che può darci un contributo importante. Il mister è una persona molto intelligente, con lui parlo di caratteristiche. Il mister non ha chiesto un giocatore, e secondo me è molto nell’evoluzione del ruolo, perché la società deve fare la società, la società deve prendersi la responsabilità di individuare un profilo che abbia sguardo sul futuro, che sia vantaggioso economicamente. Il mister, che ha la responsabilità tecnico-tattica, deve parlare di caratteristiche. C’è stato grande allineamento in ottica di mercato in questo senso. Quando è venuto fuori sui giornali Goldaniga o Curto, per fare nomi concreti: il mister ha già allenato Goldaniga, ha feedback positivi su di lui, noi aziendalmente preferiamo fare Curto per una serie di motivi e a lui va benissimo, tanto che lo ha fatto giocare domenica, contentissimo del professionista, del ragazzo del giocatore».